
La forma degli animali si trasforma in sedia: si tratta di pensare a quale specie, caratteristiche fisiche e movimenti; cercare il particolare o la peculiarità dell’animale e sublimarla in una nuova idea di seduta. Dalla pesante solidità di un elefante al battito d’ali di una farfalla, dalla forza del toro alla regalità del leone, fino alla capacità predatoria dello squalo: anche una sedia può conferire un certo carattere all’ufficio.
Quando si tratta di trasformare un animale in una sedia, la fantasia riesce a esprimersi in forme e possibilità davvero innumerevoli. Abbiamo scelto dieci tra le sedute più riuscite, firmate da grandi designer e prodotte dalle migliori marche di design.
Caratteristica comune a molte è la multifunzionalità (impilando gli sgabelli Bisonte di Michele De Lucchi si ottiene un attaccapanni) e la facilità di utilizzo e di stoccaggio, come nel caso di Papillon di Giovanni Baccolini (Ares Line).
Dal gregge di sgabelli Pint che ispira alla socialità (design di Sandin and Bulow per Materia (Gruppo Kinnarps), alla funzionalità del vano porta oggetti di Sharko fino alla mobilità della sedia-trolley Torro (entrambe di Martin Ballendat per Mobica Plus). Oltre a Papillon, anche la pluripremiata Dragonfly di Odo Fioravanti (Segis) richiama all’idea di leggerezza, mentre hanno un carattere ludico Kokkodè, la gallina in fieri disegnata da Valerio Mistura per Ilpo Design, e il circense Elephant di Carl Öjerstam per Materia.
Altre riassumono in sé il carattere dell’animale, come la Poltrona del Leone di Promemoria o la Cow Horn (PP Mobler) del 1952 di Hans Wegner, vero precursore del tema “mondo animale e design” oggi particolarmente attuale, come dimostra anche l’imminente mostra “ANIMAlità” in programma al Triennale Design Museum di Milano dal 13 gennaio al 22 Febbraio 2015.
Testo di Gabriele Masi.
Didascalie
1 Plint, Sandin e Bülow. Materia (gruppo Kinnarsp).
Un gregge di sedie. Lo sgabello Plint è flessibile in più di un senso. La struttura è imbottita e permette di sedersi in due modi diversi: cavalcando lo sgabello o con entrambe le gambe su un lato. Plint è disponibile in due altezze, con anche una versione bench più ampia che invita le persone a sedersi insieme. Plint è stato incluso nello Stockholm National Museum’s, all’interno della collezione dedicata al design moderno.
2 Elephant, Carl Öjerstam. Materia (gruppo Kinnarsp).
Sedia ispirata indirettamente al mondo animale, Elephant ricorda gli sgabelli per i pachidermi utilizzati nei circhi. Ha un design conico, piacevole da ogni punto di vista, con una seduta in tre altezze diverse, in poliuretano, in tessuto o in pelle.
3 Sharko, Martin Ballendat. Mobica Plus.
Una nuova e innovativa categoria di sedie con un piccolo compartimento integrato dove poter riporre il proprio materiale di lavoro e un tavolino ruotabile a 360° che rende la sedia un piccolo ufficio. Sharko può essere usata in ufficio, a casa, o dovunque si voglia lavorare, da soli o in gruppo. La “pelle” è fatta di poliuretano, una superficie semirigida che dà una impressione piacevole al tatto, mentre la struttura interna è stata pensata in modo che lo schienale regga in modo confortevole il peso di chi si siede.
4 Torro, Martin Ballendat. Mobica Plus.
Torro è la nuova sedia a sella per un ufficio colorato e di design, utilizzabile come normale seduta, un trolley mobile, o uno sgabello. Come Sharko, anche Torro è fatta in poliuretano e offre un semplice spazio sotto la seduta per un laptop o documenti per il lavoratore mobile. In più, grazie anche alla maniglia d’acciaio retraibile, è anche semplice da spostare e da mettere via.
5 Dragonfly, Odo Fioravanti. Segis.
Dragonfly è stata finalista del premio 2014 Best of Year alla IAC di New York. Un’idea rivoluzionaria quella pensata da Odo Fioravanti per questa sedia realizzata in cantilever con le gambe innestate sul fronte della sedia e la seduta che sembra sfidare la forza di gravità, come le gambe di una libellula. La U nascosto sotto la seduta aumenta l’integrità della struttura, mentre il dinamismo è accentuato dallo schienale in poliuretano ispirato all’industria automobilistica.
6 Poltrona del leone, Promemoria.
L’eleganza del leone sta tutta nelle linee curve di metallo che dà l’idea ossimorica di un “riposo dinamico”, in una seduta leggermente sbilanciata all’indietro comunica tutta la regalità del re della savana. In più, i piedi anteriori della sedia hanno la forma delle zampe, mentre i cerchi che concludono i braccioli richiamano alla voluminosità della criniera. L’ispirazione è esplicitamente dichiarata dallo stemma del leone sullo schienale.
7 Cow Horn chair, Hans J. Wegner. PP Mobler.
Disegnata nel 1952, Cow Horn è una delle più piccole sedie progettate da Wegner. Una sedia compatta, composta solo da due pezzi di legno uniti nel mezzo: un omaggio alla bellezza del legno intagliato a mano. Invece di nascondere la giuntura, Wegner l’ha accentuata e fatta diventare un elemento decorativo, usando del legno di diverso colore. Questa idea sarebbe poi diventata una caratteristica peculiare in molti dei suoi lavori successivi.
8 Kokkodè, Andrea Santarossa con Valerio Mistura. Ilpo Design.
Una seduta simpatica in cui non è la forma dell’oggetto a richiamare a un animale, ma è la posa assunta dall’utente che viene chiamato quasi automaticamente a giocare alla gallina starnazzante seduta sull’uovo appena covato. Il pouf, realizzato tramite iniezione di schiuma di poliuretano, permette una corretta postura, sia sulla punta, sia sul lato. All’interno dell’uovo è posizionato, inoltre, un contrappeso che permette alla sedia di tornare sempre in posizione verticale. Foto © Nicole Sebastiani.
9 Bisonte, Michele De Lucchi. Produzione Privata.
Parte della collezione Fuori dal Mondo di Produzione Privata, lo sgabello in multistrato di betulla richiama nell’esile elemento curvo della seduta le corna di un bisonte. Un animale simbolo dell’America delle grandi praterie che rivive, nella forma del totem indiano, usabile come attaccapanni, quando questi sgabelli vengono facilmente impilati uno sopra l’altro. Foto © Michele De Lucchi.
10 Papillon, Giovanni Baccolini. Ares Line.
L’ispirazione dal mondo animale si legge qui nella leggerezza del movimento del primo battito d’ali di farfalla che si libera dal suo bozzo di crisalide. Con questa leggerezza
Papillon si apre, elegante e comoda, in una seduta perfetta per l’allestimento di una sala per una conferenza o per aggiungere dei posti attorno ad un tavolo da riunione. Bastano solo quattro semplici mosse, infatti, per aprire in una confortevole seduta o chiudere in uno spazio davvero poco ingombrante la sedia. Trasportabile, silenziosa, disponibile con tavoletta antipanico per uso conferenza, Papillon corrisponde in toto alla definizione di “multifunzionalità”.