
Elena Veneziani, della Environment and Sustainability Division di UL spiega in questa video intervista perchè l’attuale emergenza sanitaria rende ancora più importante la qualità ambientale interna del building.
In realtà gli aspetti da focalizzare, i protocolli e i monitoraggi da effettuare per la fase 2 e per le prossime fasi non fanno che confermare la validità dell’approccio e le tematiche che Healthy Building e UlL hanno sempre sostenuto anche prima dell’emergenza.
Nella cosiddetta fase 2, la comunità edilizia sta ponendo una maggiore attenzione alla qualità ambientale interna dell’edificio, mettendo a fuoco in particolare le implicazioni sulla salute e sicurezza delle persone.
In realtà queste sfide sono sempre state importanti per UL che negli Stati Uniti ha sviluppato un apposito servizio per rispondere alle necessità degli asset owner e dei facility manager che chiedono come poter aprire gli edifici in modo sicuro per gli utenti.
La metodologia è quella che UL promuove da sempre: basata su ispezioni, precisi protocolli e controlli da applicare, in particolare su impianti di condizionamento, acqua e qualità dell’aria.
Il monitoraggio continuo è basilare per stabilire un’attività continuativa e soprattutto proattiva.
L’attuale situazione pandemica senza precedenti ci spinge a dare sempre maggiore peso anche alla qualità dei materiali in termini di igiene e sicurezza; e alla qualità degli arredi che devono considerare l’ergonomia delle nuove relazioni imposte dal covid-19.
Materiali e arredi devono essere sicuri, ma – come sempre abbiamo sostenuto- anche sostenibili.
Nelle prossime fasi saranno sempre più forti i temi legarti alla eco- sostenibilità in tutti i suoi aspetti, in particolare adottando politiche carbon free e indicatori di performance.
