
Una ricerca svolta dal leader degli spazi di lavoro flessibile IWG (presente in Italia con i marchi Regus, Spaces, Signature e Copernico) analizza come il cambiamento delle nostre abitudini di lavoro possa contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), dal punto di vista economico, sociale e della riduzione dell’ impatto ambientale oltre che al miglioramento del benessere individuale.
Scarica qui il white paper completo “Hybrid world, sustainable world. How hybrid working can help to build e better future”.
La pandemia ha cambiato il nostro modo di lavorare. Milioni di persone e aziende nel mondo stanno riorganizzando spazi e approcci secondo un nuovo modello ibrido.
Lavorare alternativamente da casa, da un ufficio di prossimità e talvolta dall’headquarter aziendale è la nuova normalità per molti.
“La sostenibilità gioca ora un ruolo di primo piano per le aziende di tutto il mondo. Noi di IWG, crediamo che il lavoro ibrido possa portare a notevoli vantaggi in termini di sostenibilità e possa rappresentare un pilastro importante nell’agenda ESG di qualsiasi azienda. È anche la base per un nuovo approccio al lavoro e alla vita, a vantaggio delle persone e del pianeta” commenta Mark Dixon, fondatore e CEO di IWG.
Adottare il lavoro ibrido può tradursi per le aziende in una leva importante per il raggiungimento degli obiettivi ESG (Environmental, Social and Governance), oltre a contribuire al raggiungimento di 6 dei 17 SDG (Sustainable Development Goals).
Il lavoro ibrido contribuisce al miglioramento della salute e del benessere dei singoli, poiché mantiene spazio per il confronto intellettuale ma riduce i disagi dei trasferimenti, aiutando al contempo a ridurre le emissioni.
Rappresenta uno stimolo per l’uguaglianza di genere (perché permette di conciliare lavoro e gestione domestica e dividere le responsabilità) e un incentivo allo sviluppo della vita di comunità e di quartiere, giacché la gente passa più tempo nelle aree in cui vive. Importante, inoltre, anche il contributo fornito per l’incremento della produttività.
Il contributo del lavoro ibrido per il raggiungimento di 6 tra gli SDGs.
Salute e Benessere
Il lavoro ibrido permette di ottimizzare i vantaggi derivanti dal lavoro in presenza e del lavoro da remoto. Garantisce spazio per l’interazione e il confronto con i colleghi – vitale per il benessere intellettuale – e consente di ridurre i tempi dedicati ai trasferimenti, contribuendo a migliorare il work life balance e a ridurre i livelli di stress.
Uguaglianza di genere
Il lavoro ibrido può fornire uno stimolo importante nel riequilibrio delle opportunità lavorative e delle responsabilità familiari. Permette di conciliare meglio lavoro e gestione domestica e, quando adottato da tutti i membri della famiglia, rende naturale la suddivisione delle responsabilità e la cura dei figli.

Energia pulita e lotta ai cambiamenti climatici
Ridurre i trasferimenti dei dipendenti rappresenta il modo più efficace per le aziende per ridurre il proprio impatto ambientale. Allo stesso tempo, ridimensionando le proprie sedi, le aziende ridurranno anche i consumi energetici.
Crescita economica
Il lavoro ibrido incrementa la produttività perchè permette ai lavoratori di svolgere i propri compiti quando ritengono di poterli svolgere al massimo dell’efficienza. Per ogni lavoratore che trascorre metà del tempo in modalità remota si stima che il risparmio sia pari a 11.000 dollari.

Città e comunità sostenibili
Lavoro ibrido e uffici di prossimità ben si sposano con il concetto de “la città dei 15 minuti”, un modello di sviluppo urbano sostenibile in base al quale lavoro e servizi devono trovarsi entro 15 minuti a piedi o in bicicletta da dove viviamo, con notevoli benefici ambientali e in termini di benessere individuale.