
Riciclare e riparare stanno diventando un must, ma un vero design per il riciclaggio e per la riparazione sembra ancora lontano dall’essere adottato globalmente dal settore come strategia obbligata o anche solo come strada di design per innovare sul prodotto. Il report di Frida Doveil da Going Green a Vienna.
“Going Green-Care Innovation 2014”, una tre giorni ininterrotta di conferenze a Vienna, ci ha detto come, quando e dove l’industria elettronica può diventare sempre più verde.
340 partecipanti da tutto il mondo (oltre il 60% tecnici di industrie mondiali come Dell, Hewlett Packard, Lenovo, Microsoft, Philips, Siemens, Sony) dei quali molti hanno presentato risultati aggiornati di ricerche e sperimentazioni recentissime.
La buona notizia è che molto è stato fatto in materia di legislazione (per i di marchi di qualità ecologica e le standardizzazioni WEEE o EPEAT) e la politica e le università stanno lavorando in tutto il mondo (con dottorati di ricerca che oggi raccolgono feedback dagli utilizzatori finali) per dimostrare i vantaggi e le opportunità di strategie verdi in un settore, l’elettronica, che oggi è il più grande produttore mondiale di rifiuti. E anche quello in cui la sostituzione dei modelli è sempre più veloce e l’abbandono, da parte dei consumatori, di tecnologie ancora perfettamente funzionanti.
La cattiva è che resta ancora invisibile un progetto per facilitare una vita più lunga per l’elettronica, anche se qualche sforzo encomiabile è stato fatto da parte delle imprese.
Molto si sta facendo: dall’attenzione ai materiali e i componenti al PLM, Product Lifecycle Management, per favorire la progettazione, di prodotti di domani decisamente più sostenibili. Ma una vera e propria progettazione verde, guidata dalle più grandi aziende di elettronica del mercato, purtroppo, ancora non esiste.
Testo di Frida Doveil.
Architetto e partner di Fragile, studio milanese di corporate identity e design, Frida Doveil si occupa dal 1986 di innovazione di prodotto con particolare riferimento al tema dei materiali e della sostenibilità. E’ curatrice di una ricerca internazionale su come la riparabilità potrebbe migliorare la qualità nel design, che ha avviato nel 2012 e che ha ottenuto il patrocinio di ADI. Per ADI, in occasione dell’ultima mostra sul Compasso d’Oro ha curato sul tema tre Conversazioni pubbliche su Design e Riparabilità. Twitter: @fridadoveil
Didascalie:
Philips Lighting, lampadina SlimStyle LED (disponibile in Europa nel 2015).
Uno dei concetti-chiave di Vienna è stato “shredding before selling” (sminuzziamo prima di vendere): per Philips Lighting il redesign della classica lampadina deve assicurare in futuro un rapido riciclo post-consumo, oltre a migliorare le performance energetiche e di resa. La lampadina SlimStyle LED, che sarà disponibile in Europa nel 2015, ha una struttura a sandwich che assicura la separazione per frantumazione dei componenti.
Alcune slide proiettate a Vienna.