
“Stare bene” e “far star bene” sono diventati il centro dei nuovi ways of working, segreto per la produttività e la competitività in uno scenario produttivo in continuo mutamento, e necessità per le nuove generazioni di talenti. In questo compito, l’ambiente svolge il ruolo di fattore chiave per il raggiungimento del benessere individuale, chiamando il design a mettere a fuoco tre diverse dimensioni: fisica, psicologica e sociale.
Da quanto anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità per la definizione del concetto di salute, è passata da un modello biomedico ad uno bio-psico-sociale, l’attenzione al benessere dell’individuo si è sempre più spostata sull’ambiente in cui vive. Il malessere non è stato più visto solo come un qualcosa di esclusivamente dipendente soggetto che ne soffre, ma qualcosa legato un mondo esterno. La regola, sostanzialmente è diventata la seguente: cambiando l’ambiente si può migliorare lo stato di benessere di una persona.
In pochi campi come l’ufficio questo concetto ha trovato una grande applicazione e il design si è impegnato per disegnare il supporto di un ecosistema in cui l’individuo possa “stare bene” a 360°: fisicamente, mentalmente e socialmente.
Bio
Come hanno dimostrato gli studi del filosofo francese Foucault, il corpo è sempre stato al centro delle pratiche organizzative e di potere. Oggi, però, la cura e il benessere del corpo diventano ancora più importanti in ottica di massimizzazione della produttività e di un’appagante e coinvolgente working experience.
Il design degli ambienti ufficio si è, così, andato sempre più specializzando, ad esempio, in soluzioni che aiutano a non affaticare e danneggiare a lungo andare l’apparato muscolo-scheletrico, mantenendolo attivo e favorendo il movimento attraverso il paradigma dell’agilità. Ne è un esempio l’attenzione alla ergonomia delle postazioni di lavoro, che hanno portato ad un boom delle scrivanie regolabili in altezza, accompagnate dalla comparsa di sedute meno tradizionali, come la wellness ball Technogym o le sedute Kinnarps presentate all’ultimo Stockholm Furniture & Light Fair.
Anche l’attenzione alla salubrità dell’aria, alla quantità regolabile e personalizzabile di illuminazione e di riscaldamento attraverso sempre più sofisticate apparecchiature IoT, fa parte di una maggiore attenzione allo stato di salute del dipendente. Il benessere fisico è protagonista, inoltre, di un’altra serie di iniziative e servizi che trovano sempre più spazio in azienda: dal ristorante col menù equilibrato e controllato, alla palestra, fino all’organizzazione di visite mediche direttamente in ufficio, come le giornate della salute organizzate da Mattel Italia.
Psico
Se non avete ancora sentito parlare di felicità in ufficio, forse negli ultimi anni siete stati davvero su un altro pianeta. Da una parte l’ambiente di lavoro, se si pensa alla ricerca di una felicità intesa come numero e intensità delle emozioni positive che un individuo sperimenta, è diventato sempre più simile ad un parco divertimenti, mentre dall’altra è sempre si avvicina maggiormente all’industria del marketing e della pubblicità nel seguire il concetto di “creatore di esperienze”.
Engagement, fulfilment ed empowerment sono diventate le parole chiave della gestione delle risorse umane e della cosiddetta human experience, che oggi occupa le aziende dei manager HR.
Inoltre i nuovi studi provenienti dal campo delle neuroscienze forniscono nuovi spunti per la creazione di un ambiente in grado di ridurre il grado di stress: fanno la loro comparsa in ufficio aree relax attrezzate, musica e playlist per la meditazione, e design di interni in grado di favorire la concentrazione anche in caotici e affollati open space.
Sociale
Nei luoghi di lavoro, gli spazi che sono saliti maggiormente alla sono quelli che favoriscono l’incontro tra dipendenti (aree in-between, aree break, aree deputate a riunioni informali) o tra l’interno e l’esterno dell’azienda (professionisti interessati ad una postazione co-working o consumatori incuriositi dal poter provare o conoscere i nuovi prodotti). Il simbolo di questo cambiamento è l’onnipresente calcio-balilla, l’home feeling dei divani e delle poltrone, o la convivialità della cucina ad uso dei dipendenti.
E per chi è appassionato di musica, gli uffici di Plantronics in Olanda offrono addirittura una insonorizzata e attrezzata sala prove.
L’attenzione sociale va, però, oltre i confini fisici dell’azienda: smart working, lavoro agile, asili in ufficio, spazi co-working e co-living permettono, da una parte, un maggiore work-life balance, dall’altra, però, erodono il poroso confine tra vita lavorativa e vita privata attraverso il cavallo di Troia della tecnologia.
Testo di Gabriele Masi.