“Luoghi di cura che pensano alla cura dei luoghi” è questa la visione che ha portato Mario Cucinella a progettare la Città della Salute e della Ricerca a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano.
Un progetto che recupera l’antica concezione di un’estetica in grado di ispirare un’etica basata sulla ricerca di una cura umana, basata sull’incontro. Un luogo in cui la natura e la nostra biofilia si incontrano, come tentativo di riarmonizzare il disagio emotivo, fisico e sociale della malattia.
Nel corso della storia (e oggi in modo particolare) l’ospedale è rientrato in quella categoria di luoghi creati per “separare” gli elementi più pericolosi della società, come anche i centri di ricerca che richiamano spesso nell’immaginario collettivo a scienziati in camice bianco, sale sotterranee e laboratori con una grande scritta “vietato l’ingresso”.
Ispirandosi al concept dell’ospedale modello di Renzo Piano e Umberto Veronesi, il progetto di MCA per la Città della Salute e della Ricerca si pone come obiettivo di andare oltre quella visione.
Pensanti per due eccellenze dell’oncologia e delle neuroscienze come l’Istituto Nazionale dei Tumori e l’Istituto Neurologico Besta, i 243.000 m2 della Città della Salute e della Ricerca sono pensati progettualmente per favorire la possibilità di una proficua continuguità tra clinica e ricerca.
Clinica e ricerca che trovano anche uno spazio di incontro con il paziente, attraverso il trasferimento di una tipologia di spazi ormai cara all’ambiente ufficio: gli spazi ibridi, o in-between, ovvero luoghi intermedi di incontro, con appartamenti con salotti, terrazze e cucine pubbliche pensati per facilitare l’incontro tra il malato e i suoi ospiti.
Questa concezione di cura come “riarmonizzazione” si esprime nel contatto tra natura e la nostra biofilia offerto dai cinque giardini dai nomi evocativi: “, “del respiro”, “dell’emozione”, “della pienezza”, “del cambiamento” e “della rinascita”.
“Abbiamo cercato di sviluppare un progetto in cui la bellezza spaziale diventa elemento centrale nella ricerca verso l’umanizzazione delle cure, e in cui il paziente è al centro del servizio”, ha dichiarato Mario Cucinella, sottolineando l’importanza di quella ancestrale “complicità umana con il mondo vegetale” che la città della Salute e della Ricerca punta a fare “nuovamente nostra”.
Testo di Gabriele Masi.