
Incontriamo Roberto Motti, amministratore di Centrufficio Loreto e brand CUF Milano, nello showroom di CUF Milano proprio mentre è in corso il torneo di calcetto che ha animato lo spazio espositivo in occasione della Milano Design Week 2021.
Una serata di gioia e puro divertimento dove abbiamo percepito ottimismo e voglia di tornare alla normalità (ma troppo rumorosa per una video intervista!…)
CUF Milano è tra le poche aziende del settore ufficio che ha partecipato al supersalone 2021; qual è il commento su questa edizione speciale, molto travagliata, del Salone del Mobile?
Questa è stata la prima edizione del Salone cui abbiamo partecipato. All’inizio eravamo molto indecisi se partecipare, ma dopo avere partecipato alla conferenza stampa, ci siamo convinti.
Ci è piaciuta l’idea, in modo particolare il concetto di fiera in evoluzione: uno spazio in cui esprimere al meglio la creatività di ogni brand, dove il prodotto fosse al centro dell’attenzione.
E’ stata una scommessa, e devo dire che i risultati hanno superato le nostre aspettative: già dal sabato precedente la fiera, Milano si è riempita di gente, soprattutto di stranieri, e questo non può che farci piacere, dopo due anni passati ad interrogarci su quale fosse il futuro del retail, dell’ufficio, dell’aggregazione e della socialità stessa.
E’ chiaro che il nostro modo di vivere sta cambiando, fa parte del corso delle cose, ma abbiamo trovato Milano, il Salone e tutte le aziende coinvolte e pronte a questo cambiamento.
Gli ultimi prodotti che avete presentato –Gleb a All Around Work e Fusion Green al supersalone- sono caratterizzati da una visione green. Che cosa vi spinge ad intraprendere la strada della sostenibilità?
Tutto è partito da un percorso personale, nella nostra famiglia. Abbiamo iniziato a cambiare le nostre vite verso un modo di vivere zero waste, e, volendolo replicare in azienda, abbiamo trovato nei nostri collaboratori un incredibile entusiasmo nei confronti di questo nuovo atteggiamento.
Ci siamo interrogati su quanto il nostro business potesse nuocere all’ambiente, e abbiamo così iniziato un processo di miglioramento delle procedure, delle lavorazioni, dei materiali: poco alla volta, partendo da cose piccole, ma è anche così che si arriva a fare la differenza.
Inoltre, crediamo che le persone, gli utenti finali, siano sempre più interessati e coinvolti alla tematica della sostenibilità, e apprezzino dei materiali che, seppur non perfetti e un po’ più costosi (per ora, ma sicuramente le cose cambieranno), derivano da rifiuti e da economie circolari ed hanno un impatto ambientale molto inferiore rispetto ai materiali puri.
Durante la Milano Design Week, oltre alla partecipazione al supersalone avete anche organizzato nel vostro showroom un evento molto divertente e apprezzato dagli architetti: possiamo tornare a pianificare incontri e party?
E stato il primo evento dopo quasi due anni, quindi, seppur con tutti i limiti del caso (distanziamento, mascherine, capienza massima), siamo stati felicissimi di ospitarlo.
Abbiamo voluto fare una cosa fuori dal comune, ovvero un torneo di calcetto per architetti, mettendo in palio un calcio balilla del nostro partner e amico RS Barcelona.
Abbiamo voluto dare un messaggio di allegria, divertimento, abbiamo voluto ridere e far ridere, dopo tutti questi mesi in cui è stato possibile parlarci solo attraverso uno schermo.
Avendo anche un ampio spazio esterno, è stato possibile farlo in tutta sicurezza, e non vediamo l’ora di organizzare altri eventi nei prossimi mesi!