
“La musica condivide con il lavoro e con la vita il ritmo ripetitivo e lo stesso linguaggio del pensiero“, spiega Giulio Cassano, pianista che ha tenuto il WOW! Concert del 21 maggio.
Ascoltare la musica sul posto di lavoro può aumentare la produttività, la qualità e la velocità del lavoro, la concentrazione e diminuire lo stress.
Può la musica davvero rendere più produttivi? Dalla scuola all’ufficio il binomio musica-distrazione è sempre stato uno dei pregiudizi fino a qualche tempo fa più diffusi. Oggi le cose sembrano essere cambiate.
“Gli effetti della musica sull’umore e la motivazione sono indiscutibili”, ha recentemente commentato Philip Vanhoutte, EMEA Managing Director di Plantronics, e le sue affermazioni sono state confermate da ricerche condotte da Spotify e da diverse istituzioni accademiche come l’inglese Università di Sheffield e dalla canadese University of Windsor, che hanno portato avanti un lavoro di studi internazionale iniziato negli anni ’70.
Non tutte le musiche, però, sono adatte, e ci sono attività che beneficiano maggiormente dell’ascolto musicale rispetto ad altre, mentre va incoraggiata una modalità di fruizione libera e personale.
Ci sono però alcune considerazioni importanti da fare. In generale, come provato dalla Teresa Lesiuk dell’University of Windsor, l’utilizzo della musica in ufficio deve essere una scelta “when they want as they want”, indicata soprattutto perlavori ripetitivi o di concentrazione come i programmatori informatici, o i lavori creativi. Per ruoli in constante contatto con gli altri, come direttori, responsabili vendite e marketing o segretarie, invece, la performance diminuisce con l’ascolto musicale.
Se è vero che la musica è un ottimo modo per evitare gli effetti negativi del rumore in ufficio, favorendo dunque la concentrazione, bisogna però tenere presente che non tutte le musiche sono uguali: troppe parole o troppi riff di chitarra, rendono difficile la concentrazione, mentre l’alto volume è in grado di dare energia, ma è troppo intrusiva mentre si prova ad analizzare informazioni, leggere istruzioni complesse o imparare qualcosa di nuovo.
Inoltre la musica aiuta a diminuire lo stress, evocando sensazioni positive, e favorisce la felicità e la soddisfazione dei dipendenti, ma l’ascolto deve essere una scelta personale e nel rispetto delle diverse esigenze di tutti.
Infine per i lavori che richiedono concentrazione o azioni ripetitive è consigliato l’ascolto di una musica già conosciuta, in tonalità maggiore. La musica classica o la musica creata per i videogiochi è perfetta per l’ambiente ufficio, mentre lamusica elettronica per il suo carattere ripetitivo e ritmico è adatta ad aumentare la concentrazione, così come i suoni della natura.
Testo di Gabriele Masi.