
All’interno della #BiennaleArchitettura2018 di Venezia è stato presentato il primo numero della rivista Intertwining; in una Session all’Arsenale della Biennale, con la presenza degli autori, di Mimesis Edizioni e di Lombardini22 che ha supportato il progetto dopo avere introdotto nel 2013 il concetto di “Empatia degli Spazi”.
“Intertwining /Unfolding Art and Science” è una rivista internazionale e interdisciplinare, dedicata alla comprensione dell’esperienza e della costruzione dell’architettura. Include la voce delle scienze così come quella delle arti – poiché entrambe queste forme di conoscenza sono fondamentali alla natura multidimensionale di questa interrogazione.
Spiega Alessandro Gattara, presente alla session insieme agli altri autori Sarah Robinson e Davide Ruzzon:
“Vogliamo andare oltre il pensiero dell’architettura come oggetto.
L’architettura non è separata da noi: non è una cosa che va giudicata semplicemente per le sue proprietà formali, per la soddisfazione di preoccupazioni programmatiche o per le sue prestazioni in termini di parametri tecnici.
Non vogliamo ignorare l’importanza di questi fattori, ma desideriamo arricchirli, comprendere e articolare in che modo l’architettura possa catturare ed esprimere strati invisibili di significato e scopo. Vogliamo pensare all’architettura come verbo, motore, modellatore, agente attivo nella prosperità umana.
Per apprezzare la potenziale forza dell’architettura, vogliamo esplorare l’esperienza dell’architettura e l’esperienza intimamente connessa del creare architettura. Per rivolgere la nostra attenzione all’esperienza è necessario che ascoltiamo e consideriamo la conoscenza da una varietà di discipline.
L’esperienza è multidimensionale, multidirezionale e irriducibile. L’esperienza supera sempre, scorre oltre ogni confine che tenti di circoscriverla.”
La realizzazione di Intertwining è stata resa possibile grazie al supporto di Lombardini22, la società di progettazione italiana che nel 2013 ha introdotto – attraverso il progetto culturale “Empatia degli Spazi” – le neuroscienze come strumento per aiutare a sintonizzare l’architettura con i bisogni delle persone, creando uno spazio empatico in grado di generare emozioni.
Un percorso che nel 2017, con l’Arch. Davide Ruzzon, ha portato alla creazione di TUNED: un tool applicativo di indirizzo progettuale che ha l’obiettivo di sviluppare una prima fase del progetto preliminare.