
Due reporter d’eccezione, i designer internazionali Paolo Favaretto e Marco Susani hanno visitato il Salone di Chicago e offrono ai lettori di WOW! i loro divergenti commenti sulle tendenze e i prodotti che reputano più interessanti.
Le interazioni uomo-tecnologia-arredo-ambiente dell’ufficio collaborativo, dove è indispensabile condividere informazioni in perfetta sincronia ed elaborarle in gruppo, sono il focus delle ricerche dei grandi brand americani. Protagoniste di questa nuova visione sono soprattutto le sedute che superano la differenza tra task e lounge chair per diventare postazioni intime, dinamiche e trasformabili adatte a ospitare il knowledge worker ormai indissolubilmente dotato dei suoi ‘mobile devices’. Assumono il ruolo di attori secondari le scrivanie, in fase di trasformazione e in cerca di nuove identità e funzionalità: l’ufficio sarà sempre più deskless!
Commenta Marco Susani “Il trend generale è un ripensamento su sedute e tavoli considerando il passaggio dal desktop computer ai nuovi e sempre più diffusi tablet e laptops. Alcune aziende non hanno però saputo sfruttare questo nuovo filone per proporre prodotti meno convenzionali anche nell’aspetto formale.
Gesture di Steelcase è frutto di un approfondito lavoro di analisi (con etnografie e definizione di user profiles per individuare i modi in cui si lavora con smart phone e tablet) e ha regolazioni specifiche per supportare l’utilizzo ‘deskless’ di device mobili, forse si sarebbe potuto osare qualcosa di più sorprendente anche nel design.
Haworth propone una linea Lounge Chair di Patricia Urquiola con pouf-sedia trasformabili e Hoop di Ralph Reddig, banco alto e stretto con rivestimento tessile per promuovere conversazioni informali. Su un tema diverso, ma sempre ispirato all’ufficio collaborativo, interessante il sistema di lavagna interattiva Bluescape guidato in Haworth dal Global Design Director Jeff Reuschel.
Più innovativa la Collezione Jean Marie Massaud di Coalesse, anche in questo caso, braccioli per tablet, pouf-contenitori e un caratterizzante ‘Canopy’, ombrello/cappuccio per gestire e graduare il livello di privacy.
Ma la vera star era Herman Miller con una vera esplorazione sulle nuove tipologie nel mega-progetto Living Office (che coinvolge più designer: Yves Behar, Hecht+Colin, Studio 7.5, combinando pezzi esistenti, anche evergreen storici di Eames e Nelson), tutto confezionato in una presentazione fantastica.”
Questa nuova ‘furniture platform’ non ha al momento dato vita ad alcun nuovo prodotto, ma offre spunti interessanti sui quali riflettere.
È più scettico sulle proposte delle grandi aziende americane Paolo Favaretto: “Sì, il mercato americano ha ripreso a girare, ma da quello che ho visto le aziende ancora non sanno bene cosa fare e soprattutto se fare. Due erano i nuovi prodotti degni di nota all’ultimo Neocon, due sedie: Gesture di Steelcase e Purpose di Hon. Per il resto sembrava di essere alla fiera dell’imbottito: poltroncine, divani e divanetti, screen divisori in tessuto e strutture più o meno chiuse come confessionali”.
Favaretto non approva il “trionfo del tessile” nel workplace: “Mi domando: come puliranno quelle alcove per impiegati? Qualcuno ha pensato a chi (sono tanti e in aumento) soffre di allergie? Come faranno a lavorare in quegli spazi che inevitabilmente si riempiranno di polvere? Il vantaggio di questi prodotti è che non richiedono grandi investimenti, ma denotano purtroppo mancanza di idee e di fiducia in un mercato dell’ufficio che ancora non sa che strada prendere e per il momento si accontenta che se ne parli”.
Qualcun altro vuole esprimere la propria opinione sulle nuove tendenze a Neocon? Lo spazio dei commenti su WOW! è aperto…
Testo a cura di renata Sias
Didascalie
1 Living Office di Herman Miller si basa sulle modalità naturali di comportamento e di interazione.
2 Gesture di Steelcase, la prima sedia progettata per favorire l’interazione con le tecnologie mobili e ispirata ai movimenti del corpo.
3 Purpose di Hon, sedia estremamente adattabile progettata by Marcus Koepke di Marcus Curtis Design a Indianapolis.
4 Collezione disegnata dalla designer francese Jean Marie Massaud per Coalesse.
5 Collezione lounge di Patricia Urquiola per Haworth.
6 The Hoop di Haworth progettato da Ralph Reddig (Haworth Design Studio) tavolo per conversazioni improvvisate in piedi da due a quettro persone.