
Tra le molte iniziative dedicate alla Sostenibilità che hanno animano la Milano Design Week 2022, spicca per eleganza, delicatezza e spessore culturale l’installazione site specific realizzata al Vetra Building dall’artista Patrizia Polese in collaborazione con Interface, un’azienda sensibile da decenni alle problematiche eco-ambientali, non solo a parole ma anche con azioni concrete.
La sostenibilità è parte integrante della mission di Interface che nel 2020 con “Mission Zero” ha orgogliosamente superato l’obiettivo dell’impatto zero. Ora ha fatto un altro passo con la nuova sfida “Climate Take Back” realizzando nuove collezioni “Carbon Negative” per contribuire a ripristinare la salute del Pianeta.
L’impegno sostenibile dell’azienda si concretizza con un approccio olistico e attento al ciclo completo di vita dei prodotti; in alcuni casi anche utilizzando materiali di scarto per la realizzazione delle sue pavimentazioni tessili eco-sostenibili.
Come nel caso del nylon rigenerato dalle reti da pesca recuperate nei fondali oceanici; lo stesso che è stato integrato anche nell’opera “The Human Jungle” di Patrizia Polese, capace di esprimersi a tutto campo tra arte, design e moda, attraverso il linguaggio della tessitura bi e tridimensionale.
Dunque il messaggio di Interface, che in occasione della MDW22 ha anche organizzato nel suo showroom il talk “Sostenibilità come Cultura”, è quello di dare nuova vita a questi materiali di scarto, non solo nella produzione di pavimenti tessili, ma anche attraverso l’arte.
I fili appesi, che evocano il fogliame e le liane di una giungla, invitano ad entrare e attraversare questo spazio che attiva tutti i sensi per percepire una condizione di maggiore consapevolezza degli elementi naturali circostanti.
Un labirinto realizzato a mano, quasi un percorso iniziatico che ci conduce “alla continua ricerca di un legame comune tra tutti gli elementi che ha come obiettivo il risveglio delle coscienze alla verità della non separazione tra l’io e l’ambiente”.