
Tecno rende omaggio ai grandi Maestri del design: da un lato la celebrazione dei 100 anni dalla nascita di Castiglioni, dall’altro il tributo a Foster e al suo progetto di industrial design meglio riuscito.
Premiato con il Compasso d’Oro ADI nel 1987, il sistema di tavoli e scrivanie Nomos ha aperto la nuova era dell’office design ibrido, ha cambiato il modo di pensare all’oggetto tavolo e gli schizzi di Foster dimostrano che questo concetto era chiaro nella mente del progettista. Una mostra che meritava di durare qualche giorno in più per essere meglio apprezzata.
In occasione della Milano Design Week, Tecno celebra il trentennale di una delle massime icone dell’office design, forse il primo esempio di prodotto ibrido, con una mostra dedicata al prodotto e al progettista, al disegno e alla produzione industriale.
In uno dei due caselli daziari sono in mostra i disegni originali di Norman Foster, le tavole tecniche selezionate dagli archivi Tecno, le fotografie scattate dal grande maestro dell’obiettivo Mauro Masera.
Nel casello di fronte prosegue invece la mostra di Zanotta dedicata a Achille Castiglioni, in occasione dei 100 ani dalla nascita del Maestro.
In due anni di lavoro, Foster ha prodotto un’infinita quantità di disegni a cui fa seguito un’altrettanta quantità di modelli e di prototipi che Tecno realizza per giungere a un risultato industriale quasi uguale a quello di partenza.
Nomos è stato infatti originariamente concepito da Foster e dai suoi collaboratori come generatore di un programma per il nuovo studio di Portland Street a Londra, ma negli anni si è dimostrato in grado di svolgere anche altre funzioni diventando un complemento che soddisfa molteplici esigenze, un vero e proprio sistema che ha arredato spazi collettivi e di lavoro in tutto il mondo.
Nomos design Foster+Partners, 1986
Fisicamente Nomos è un sistema di strutture di precisione che si combinano con piani ed elementi di materiali diversi.
L’idea base è semplice: un piano si appoggia su una struttura metallica con una spina centrale, due bracci laterali di sostegno e quattro gambe inclinate a stelo, in analogia con la struttura di vertebra dorsale e costole del corpo umano.
Un sistema di elementi per costruire a secco un’ampia gamma di composizioni che, con un processo di selezione, possono creare ambienti per gruppi di varia natura e dimensione: dalle postazioni individuali ai grandi tavoli meeting, passando dalle più attuali soluzioni di lavoro in desk sharing.
Nomos non è definito, si evolve nel tempo fino ad acquisire l’intelligenza artificiale dell’ioT, l’internet delle cose.