
Come deve essere l’ambiente di lavoro collaborativo ideale? Divertente e domestico. É quanto emerge dall’innovativa piattaforma condivisa ideata con Daniele Lago dall’agenzia Monforte per realizzare i propri uffici a Milano.
“Creiamo insieme un #UfficioManifesto con pensieri e parole per un modo nuovo di vivere l’ufficio”. Sembra l’invito proposto da una scuola di design, invece è la call for ideas lanciata dall’agenzia di comunicazione digitale Monforte.
Sei mesi fa c’era un trasloco da fare e un nuovo ufficio da arredare. Oggi c’è una nuova piattaforma culturale. Ospita idee e progetti per realizzare l’ufficio collaborativo ideale, guardando più a esperienze sociali innovative che a soluzioni di interior design. La sede di via Alessandria 5 a Milano ha già partecipato ad aprile scorso al FuoriSalone con eventi e presentazioni legati ai nuovi Ways of Working.
“Come dovrebbe essere l’ufficio dei tuoi sogni?”
A porre la domanda alla comunità internet è il Comitato Scientifico che coinvolge visionari come Daniele Lago(CEO e Head of Design di Lago Spa), Andrea Frigo (CEO di Monforte srl), Fabio Fornasari,Cristina Rebolo, Angela Violino e Angela Ponzini (architetti e designer), Ivana Pais (sociologa), Andrea Paoletti (fondatore di Casa Netural), Valentina Auricchio (giornalista).
Il tag cloud di #UfficioManifesto ha già evidenziato due parole-chiave: l’ambiente di lavoro deve essere divertente e orientato all’home feeling.
Non a caso, le aree previste in questo variopinto ambiente di lavoro non fanno riferimento alle classiche funzioni operative, ma evocano altri modelli di lavoro conviviale (eat and chat, meet, relax, welcome)
Forse è tempo di una nuova utopia. Quella di cui abbiamo recentememte parlato nell’editoriale WOW! #17 “Visioni e Arredi work-life balance” e di cui Daniele Lago è forte promotore: “Vogliamo trasferire l’esperienza acquisita nella progettazione della vita domestica negli spazi di lavoro per costruire ambienti di benessere individuale e collettivo, nei quali l’efficienza della ragione e l’intuizione emozionale lavorino insieme.”
Testo di Silvia Fattore.