
L’esperienza corona virus ha modificato radicalmente il nostro approccio nei confronti di tutto ciò che può diventare oggetto di trasmissione dei virus.
Anche la progettazione dovrà tenere conto di questa esigenza sanitaria, per esempio adottando tecnologie che eliminino il contatto manuale con gli oggetti di uso comune.
E utilizzando materiali di rivestimento che inibiscano la proliferazione di batteri e virus, come nel caso della vernice in polvere antibatterica Interpone AM di Akzo Nobel, con tecnologia BioCote che impiega ioni di argento.
Il covid-19 ci sta dimostrando che l’igiene e la santificazione sono indispensabili non solo in ospedali e luoghi di cura.
Di questo dovremo tenere conto anche nel graduale rientro alle attività lavorative, adottando misure che in altri tempi sarebbero state eccezionali e ora dovranno diventare invece una consuetudine.
La proliferazione di microbi (virus, batteri e microorganismi vari) interessa la nostra salute in tutti i luoghi collettivi dove trascorriamo buona parte della nostra vita: uffici, scuole, mezzi di trasporto, aeroporti e stazioni, hotel e ristoranti, ecc.
Questo aspetto porterà a nuovi approcci e soluzioni anche nell’industrial design e nella progettazione d’interni.
I progettisti dovranno utilizzare per quanto possibile tecnologie wireless e contactless per tutti i dispositivi che richiedono l’utilizzo delle mani, soprattutto quelli in metallo (pulsantiera ascensori, maniglie, fornelli, ecc) dove pare che il corona virus possa resistere fino a 72 ore.
Sarà importante anche adottare nuovi criteri per la scelta di materiali e rivestimenti, privilegiando quelli con capacità di degradare i batteri e tenendo conto della durata nel tempo di questa proprietà.
Esistono metalli con intrinseche proprietà antibatteriche – oro, argento, rame, zinco.. – purtroppo inutilizzabili negli ambienti collettivi, soprattutto per il loro costo.
Dunque la soluzione attuabile è quella di utilizzare materiali di rivestimento “arricchiti” di composti chimici che attivano reazioni chimiche capaci di abbattere la carica virale: per esempio biossido di titanio, biossido di silicio o ioni di argento
Proprio gli ioni di argento sono utilizzati dalla tecnologia BioCote, applicata da Akzo Nobel per la creazione di Interpon AM, una vernice in polvere che agisce nei confronti della membrana cellulare contrastando la proliferazione dei batteri .
Le proprietà dell’argento sono conosciute da millenni e decantate anche da Ippocrate; la tecnologia brevettata BioCote è un’alternativa sicura e naturale agli antimicrobici organici e sintetici.
È stato dimostrato che riduce la presenza di microbi fino al 99,99%, inoltre è permanente poiché fornisce la stessa protezione per tutta la durata in vita del prodotto. BioCote è stato regolarmente testato e approvato secondo la normativa ISO 22196:2007.
Grazie alla partnership tra Akzo Nobel e BioCote, all’acquisto di vernice in polvere Interpon AM si ottiene anche un’assistenza antimicrobica personalizzata da parte di BioCote.
Chi è BioCote?
BioCote è un ente di certificazione indipendente, con oltre 25 anni di esperienza, fornitore di tecnologie antimicrobiche secondo le diverse normative di ogni singolo Paese.
La tecnologia BioCote è integrata sotto forma di additivo nella formulazione dei prodotti per proteggere le superfici da un’ampia gamma di microbi, batteri, muffe e virus.
Chi è AkzoNobel?
AkzoNobel è un gruppo multinazionale olandese con sede ad Amsterdam, leader mondiale nel settore dei prodotti vernicianti. Un’azienda di dimensioni globali e con una mission eco sostenibile, presente in 80 Paesi in cui operano circa 48 mila dipendenti.
E’ presente in Italia dal 1958 e opera in vari settori attraverso le divisioni Decorative Paints, Wood, Powder Coatings, Marine & Protective, Vehicle Refinishes.