
Giugiaro Design è la divisione fondata nel 1981 che si occupa di Industrial e Transport design.
WOW! intervista il Presidente, Giorgetto Giugiaro.
Giugiaro Design applica un identico modello progettuale in ogni parte del mondo e con ogni tipo di azienda o prodotto di design oppure modifica il proprio approccio in base alle diverse realtà?
Giugiaro Design è la divisione dedicata al disegno industriale di Italdesign Giugiaro. L’approccio è sempre lo stesso ed è mutuato dalla quasi cinquantennale esperienza maturata nel campo del car design. Sin dal primo tratto che disegniamo, lavoriamo per progettare un oggetto che sia ergonomico, realizzabile a livello produttivo e naturalmente creativo.
Giugiaro Design lavora in campi molto diversi tra loro (dalla cucina, all’ufficio all’elettrodomestico, dalla macchina fotografica alle piastrelle, ai trasporti..) dalle analisi per questi progetti emergono nuovi stili di vita e nuove esigenze da parte degli utenti?
Lo stile di vita evolve e muta a velocità impressionante. È un circolo che si ripete: nuove esigenze portano a nuovi prodotti che modificano lo stile di vita che a sua volta crea nuove esigenze… Da una parte la tecnologia sta influenzando quei settori che fino a qualche anno fa sembravano immuni: pensiamo alla domotica, agli smartphone oltre che naturalmente alle auto. Dall’altra la ricerca per il comfort e l’ergonomia sono costanti e sempre più presenti. La qualità è irrinunciabile e si deve coniugare con intelligenza, intuito, fattibilità e innovazione.
Ci sono “contaminazioni” concettuali ed elementi in comune tra i diversi settori di progetto nei quali opera Giugiaro Design?
Assolutamente sì, credo che la contaminazione sia necessaria e utile oltre che inevitabile. Ma la contaminazione arriva anche da tutto ciò che ci circonda, dall’arte, dalla natura, dall’architettura.
Quali cambiamenti si sono verificati nella visione di ufficio negli ultimi anni (da Contessa Chair fino alla nuova Sabrina Chair?) e come questi cambiamenti si rispecchiano nei nuovi prodotti?
Passiamo molto tempo in ufficio, che diventa quindi un ambiente primario di vita e di attività. L’ergonomia è quindi, sempre più, una caratteristica fondamentale nel disegnare oggetti come le sedie d’ufficio. E la tecnologia ci aiuta nel trovare soluzioni innovative ed efficaci come la semplificazione della movimentazione nelle sedute, assecondando i movimenti istintivi.
Quale scenario e quali evoluzioni prevede per l’ufficio e per i modi di lavorare del prossimo futuro?
Nello sviluppo degli elementi di arredo da ufficio prevediamo una ulteriore evoluzione verso la semplificazione formale degli oggetti dai contenuti però fortemente tecnologici, ingegneristici. Qualità, sostenibilità, innovazione nei materiali e nella loro applicazione, stile senza tempo e affidabilità la faranno da padroni.
Nel settore automotive quanto è sentita l’esigenza di integrare tecnologie, device, accessori che rendano più confortevole e diffuso l’utilizzo dell’auto come “ambiente di lavoro?
L’automotive è senz’altro uno dei settori che è stato maggiormente contaminato, e a sua volta ha contagiato, il mondo della tecnologia. Se all’esterno le automobili sono essenzialmente le stesse da decenni (quattro ruote, una carrozzeria, un motore…) la vera rivoluzione è avvenuta all’interno. Oggi le city car hanno dotazioni che vent’anni fa erano prerogativa delle ammiraglie sia per quanto riguarda la sicurezza attiva e passiva, sia per quanto riguarda l’infotainment. Mentre le auto di gamma alta si avvicinano ad un ufficio o ad un’abitazione, alcuni modelli hanno addirittura la tv e la connessione wifi!
Photocover: Sabrina la nuova sedia prodotta da Okamura.
Qual è il prodotto più interessante e innovativo disegnato da Giorgetto Giugiaro?