
Francese nato in Austria, residente a Milano, Marc Sadler è un cittadino del mondo curioso ed eclettico, amante della pittura. All’origine della sua professione sono lo sport design e la sperimentazione con le materie plastiche, tema importante nella sua attività di designer.
Ha ricevuto diversi Compasso d’Oro ADI per le lampade Drop (Flos, 1994), Tite e Mite (Foscarini, 2001), la libreria Big (2008, Caimi Brevetti) e il banco frigo-gelato Bellevue con tecnologia Panorama (IFI, 2014). Oltre a molti altri importanti riconoscimenti internazionali di design.
Lo studio Sadler applica un identico modello progettuale in ogni parte del mondo e con ogni tipo di azienda?
Spesso il rapporto con il cliente parte da una domanda dell’azienda cui do una risposta; ho scoperto che è stimolante lavorare all’interno dell’azienda. Di solito io propongo cose impossibili e troviamo dei compromessi. Si crea un’avventura da percorrere insieme, talvolta non si porta a termine il progetto ma si continua a sperimentare; in altri casi nasce un rapporto duraturo che genera nuovi prodotti.
Tra i clienti di lunga data c’è Caimi Brevetti con il quale, dopo Big, ho realizzato recentemente due prodotti fonoassorbenti che utilizzano la stessa tecnologia Snowsound ma usano un linguaggio molto diverso tra loro. Pli risponde una sfida impossibile: utilizzare una tecnologia innovativa per creare un prodotto domestico che potrebbe piacere a mia nonna, un pannello vestito con dettagli ispirati alla selleria. Baffle invece è un sistema molto tecnico più legato all’ identità di Caimi Brevetti.
Ci sono “trasfusioni” culturali e concettuali ed elementi in comune tra i diversi settori di progetto nei quali operi?
Spesso adotto soluzioni che vengono da altri territori. Sono migrazioni culturali e tecnologiche, per esempio una sedia che ho recentemente prodotto, venduta online, è realizzata in poliuretano, materiale e tecnologia che conosco bene perché sono “nato” come designer di scarponi da sci.
C’è qualche Maestro che ha ispirato il tuo modo di lavorare?
Mi piace citare Buckminster Fuller che attraverso soluzioni tecniche creava forme. Condivido l’aspetto del bricoleur che applicava al suo lavoro. Oggi è però indispensabile anche avere conoscenze nel settore della moda, sapere che cosa succede nel mondo, essere una spugna…altrimenti non si possono dare risposte che creano benessere fruibile.
Quali cambiamenti si sono verificati negli ultimi anni e come si rispecchiano nei nuovi prodotti e negli stili di vita?
I telefonini direi; stanno cambiando la società, ma riusciamo solo a disegnare oggetti “normali” che non riflettono le tecnologie smart che corrono troppo veloci e in un certo senso ci tagliano fuori dal progetto.
C’è un elemento unificante nei tuoi progetti, un segno che li rende unici e riconoscibili?
Non un segno, sono soluzioni a sfavore di segni, sono prodotti fatti di tante piccole soluzioni. (Si tocca la tempia con un dito, a indicare il suo cervello ndr). C’è un filo conduttore, ma i prodotti sono molto diversi tra loro.
Quale scenario e quali evoluzioni prevedi per l’ufficio e per i modi di lavorare del prossimo futuro?
Quando ci sediamo nella nostra auto regoliamo la seduta, il volante, gli specchietti, nei casi più evoluti l’auto parte da sola. Dovrebbe succedere qualcosa di simile davanti alla postazione di lavoro; le tecnologie esistono e tutto potrebbe essere personalizzato, però manca questo link perché un’azienda produce sedute, l’altra scrivanie, l’altra lampade, ma nessuno gestisce un progetto come soluzione integrata. Credo che il futuro dell’ufficio possa muoversi in questa direzione.
Didascalie
1, Marc Sadler.
2, 3, Caimi Brevetti, Baffle (design Marc Sadler) sistema brevettato che permette di sospendere a soffitto i pannelli fonoassorbenti Snowsound®, esaltandone le caratteristiche di leggerezza ed eleganza. Il sistema brevettato di unione del pannello ai cavi è totalmente a scomparsa.
4,5, 6, Caimi Brevetti, Pli (design Marc Sadler) paravento fonoassorbenti, realizzato con pannelli Snowsound uniti da cinghie elastiche con dettagli ispirati alla selleria. Sono disponibili nove colori per i pannelli e tre per le cinghie liberamente abbinabili fra loro.
7,8, Caimi Brevetti, Big (design Marc Sadler), libreria in metallo caratterizzata da robusti montanti in alluminio estruso con sezione a “T” e da ripiani in lamiera. Ha vinto il Compasso d’Oro ADI 2008.
9, Calligaris, MS4 (design Marc Sadler) sedia monolitica in materiale plastico, la superficie a nido d’ape è la faccia visibile di una complessa struttura sottostante che conferisce alla seduta la flessuosità di un cuscino. E’ impilabile e adatta per esterno.
10, IFI, Bellevue-Panorama (design Marc Sadler) banco frigo-gelato vincitore del Compasso d’Oro ADI 2014.
11, Pedrali, Tweet (design Marc Sadler), sedia per collettività con scocca è in polipropilene stampato a bi-iniezione e struttura è in acciaio. Disponibile mono colore o bicolore.
12, Gaber,Terrasse (design Marc Sadler) sedia per collettività in termoplastico ad iniezione.
13, Dainese, paraschiena per motociclisti (design Marc Sadler) è nella collezione permanente di design del MOMA di New York.
14, Foscarini, Mite (design Marc Sadler), questa lampada da terra fa parte della collezione design del Beaubourg di Parigi.