
La lezione del Corso Office Design (Polidesign /Assufficio) diventa WOW! Jelly Session.
Una lezione del corso di Office Design (2° edizione), organizzato da Polidesign-Politecnico di Milano in partnership con Assufficio, si è trasformata in una eccezionale WOW! Jelly Session, allo scorso Salone Ufficio, aperta al pubblico per riflettere sulle tematiche emergenti nel progetto dell’ambiente di lavoro.
Presso lo stand di Assufficio al Salone Ufficio, i docenti e i partecipanti del Corso di Office Design si sono confrontati con le esperienze concrete di alcuni qualificati professionisti. Molte tematiche e spunti di discussione si sono sviluppate in modo informale, ne sottolineano alcune. Innanzitutto la questione della “produttività” dello spazio di lavoro: se per le aziende committenti rimane uno degli obiettivi prioritari insieme alla razionalizzazione delle variabili economico-gestionali, si evidenzia che tale obiettivo, per potersi realizzare pienamente, si debba conciliare e basare sulla soddisfazione dei “lavoratori della conoscenza”, per contribuire, come sottolineato da Jean Nouvel nella suo allestimento, alla “felicità” individuale e collettiva. Tutti d’accordo sulla complementarietà fra ufficio e altri luoghi e situazioni in cui si lavora (casa, mezzi di trasporto, lounge di attesa, hotel). Il lavorare in ufficio ha altre motivazioni: la presenza di tecnologie e servizi specializzati e soprattutto le esigenze di relazioni dirette e non virtuali, il sentirsi parte di una comunità, fino a questioni di fidelizzazione del dipendente al brand/azienda di riferimento attraverso spazi-servizi ed attività proprie dell’ufficio “deputato”. Questo rende necessario un ripensamento generale per soddisfare le esigenze sia del lavoro in gruppo che di quello individuale con nuovi spazi-servizi affiancati a lay-out distributivi di tipo più convenzionale. Anche il tradizionale riferimento alla domesticità sembra superato: il “sentirsi a casa” deve fare riferimento soprattutto al raggiungimento di una sensazione di benessere generale, individuale e collettivo; questo comporta che ogni individuo e le sue necessità siano comprese fino in fondo, al di là degli stereotipi.
Ampio può essere il menu di soluzioni tipologiche che possono nascere in funzione delle diverse attività, delle committenze di riferimento, dei brand aziendali coinvolti. In molti casi la ricerca di modelli di riferimento “altri” rispetto a quelli tradizionali per l’organizzazione degli spazi e la loro caratterizzazione ha portato alla contaminazione con tipologie molto diverse, dal teatro fino agli spazi per il tempo libero. L’innovazione si concentra spesso solo in alcune zone d’impatto dal punto di viste dell’immagine, mentre dovrebbe coinvolgere in maniera globale tutti gli ambiti spazio-funzionali. Questo anche in relazione alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie per pervenire a un “ufficio diffuso”. Pur non rispondendo più allo scenario attuale, gli “archetipi” tipologici spesso sono difficili da abbandonare, sia da parte delle committenze sia dalle aziende produttrici di arredi e sistemi. Anche il rapporto fra le dimensioni dello spazio, degli elementi di arredo e i valori simbolici relativi alle gerarchie aziendali, talvolta in maniera anacronistica, conducono a sovradimensionare spazi e arredi per ragioni di status rispetto alle reali esigenze, attività e tempo di utilizzo. Oggi è arduo perseguire l’innovazione e la ricerca, soprattutto nello scenario economico italiano e occidentale. La Design Week milanese, e in particolare l’allestimento di Jean Nouvel, tuttavia ha lanciato un segnale importante nei confronti di una ripresa del settore e in funzione di un ripensamento delle modalità di approccio al settore dell’office design.
Testo di Francesco Scullica (ha collaborato Alice Conte).
Erano presenti alla WOW! Jelly Session #6:
Paolo Bulletti, Architetto;
Giorgio Dal Fabbro, Docente presso PoliDesign-Politecnico di Milano;
Alberto De Zan, Presidente Assufficio;
Pietro Fiorani, National General Services Manager presso Coca-Cola HBC Italia;
Silvia Mandrini, Architetto, tutor corso Office Design;
Paolo Mantero, Architetto;
Francesco Scullica, PoliDesign-Politecnico di Milano, coordinatore scientifico corso Office Design;
Giuseppe Segalla, Koinos Management;
Renata Sias, Direttore di WOW! Webmagazine;
Carmine Sommese, responsabile Progettazione Innovazione BNL Gruppo BNP Paribas;
Partecipanti corso Office Design
Barbara Basadelli Delegà, Facility manutenzione presso Gruppo Hera;
Marco Bedognetti, Designer Comunicazione e Immagine, Stelline – Gruppo Bancario Credito Valtellinese;
Alice Conte, Studentessa in Interior Design presso Politecnico di Milano;
Marianna Fantoni, Product designer;
Fabio Guffanti, Responsabile ufficio tecnico presso Sedus Stoll;
Micaela Mazzaglia, Interior designer presso DEGW Italia;
Victoria M. Kuschnig Interior designer;
Giovanni Senin , ufficio tecnico presso Unifor ;
Cristina Tommasone, Interior designer;
Luca Trippetti, Responsabile Assufficio;