Nel settore del commercio negli ultimi dieci anni, soprattutto in Inghilterra, il retail ha perso sempre più valore mentre il settore della logistica e dell’e-commerce ne ha acquistato a ritmi elevati, un ulteriore fenomeno accelerato dalla crisi del corona virus. Nel webinar organizzato da JLL “Keeping up with demand – what do reimagined supply chains and the acceleration in e-commerce mean for retail and logistics real estate?”, inserito tra i nostri WOWbinar, diversi esperti dell’azienda hanno provato a tracciare le linee per il futuro di questo settore del RE.
“Il corona virus ci ha fatto sicuramente cambiare mentalità nel ripensare le cose con un più grande senso di scopo, sfidandoci nello scegliere di quale tipo di ripresa vogliamo essere parte” con queste parole Katy Kopec, director of JLL’s Strategic Development Consulting, ha introdotto il webinar “Keeping up with demand – what do reimagined supply chains and the acceleration in e-commerce mean for retail and logistics real estate?”.
Se lo scopo del webinar era quello di riflettere sul rapporto futuro tra il settore del retail e della logistica, la parole chiave sono state sicuramente: ibridazione e riprogrammazione.
Analizzando la situazione londinese degli ultimi 10 anni, se il commercio al dettaglio ha cercato di affrontare il cambiamento strutturale del settore introducendo nei punti vendita i concetti di leisure ed user and brand experience, oggi questo non basta più.
La domanda “Qual è lo scopo dei punti vendita fisici?”, soprattutto durante la pandemia dove l’e-commerce ha costituito la via privilegiata di acquisto, si è trasformata in una più brutale: “il settore della logistica si mangerà il settore del retail per quanto riguarda il commercio?”.
Dal dibattito che ha coinvolto diversi esperti interni di JLL (Colin Burnet, Paul Marshall, Tessa English e Ashley Smart), sono emersi diversi fattori da considerare per rispondere a questa domanda:
- La peculiarità delle aree centrali delle città, sempre più con regimi di mobilità speciali e dove la modalità di consegna si sta sempre più evolvendo in modo agile e puntuale, sul modello dei rider del settore della ristorazione. I retail possono dunque avere un ruolo chiave anche dal punto di vista della logistica e dell’e-commerce.
- La sostenibilità ambientaleche sarà al centro delle politiche dei prossimi anni
- Se da una parte la motivazione delle persone a uscire, a trasformare lo shopping in un momento sociale di ritrovoe, dall’altra, la presenza di negozi fisici è ancora riconosciuta come un elemento importante per la valorizzazione di una zona residenziale.
- L’impatto del turismoin alcune zone che rende la presenza di negozi fisici imprescindibili.
- I difetti strutturali che colpisco ancora l’e-commerce, come ad esempio la questione dei resi che assume un’importanza cruciale sia nell’organizzazione logistica sia a livello della psicologia dell’acquisto.
Considerando questi punti, come muoversi nel futuro allora?
Un esempio interessante è la retail unit di 50.000 mq di Decathlon nel centro di Singapore: per venire incontro alle necessità di ibridazione del settore commerciale, l’azienda ha diviso il proprio spazio in due parti, lasciando una parte per il retail e trasformando l’altra in un Micro-fulfillment center, un centro quasi completamente robotizzato utilizzato per l’evasione degli ordini ricevuti online: un “modello Amazon”, ma per attività specifiche e in spazi decisamente inferiori. Questo ha permesso all’azienda di disporre di un sistema di delivery che coprisse rapidamente (massimo 2 ore) una zona complessa come il centro di Singapore.
Inoltre, aziende come Swisslog si stanno occupando sempre più di questo processo di automazione logistica dei retail, accompagnando i rivenditori verso soluzioni ibride che fanno dei punti vendita anche punti di raccolta o restituzione di oggetti ordinati attraverso l’e-commerce online.
Infine, risulta essenziale oggi inserire il concetto di retail in un ottica più generale di sostenibilità della specifica area dove il punto vendita si situa: urbanistica, psicologia, automazione e valore economico costituiscono gli assi principali di quell’interazione tra retail e logistica che nei prossimi anni sarà necessariamente chiamata a trovare un equilibrio.
Testo di Gabriele Masi.