Recentemente, WeWork ha annunciato che sta rimuovendo 2.300 Office Pod dai suoi coworking negli Stati Uniti e in Canada per problemi di salute causati dai livelli elevati di formaldeide e di altri composti organici volatili (VOC).
Una decisione drastica dovuta alle numerose lamentele da parte degli occupanti – in particolare di irritazione agli occhi- ricevute dalla nota società americana leader nella fornitura di spazi di lavoro condivisi. Insomma, la salute dei lavoratori è importante e possono esserci rischi per la salute in agguato.
Per questo UL ci spiega come si può valutare la qualità dell’aria, la salubrità e la sicurezza di un office pod.
Abbiamo già parlato di office pod -fratelli maggiori dei phone booth – cabine flessibili e autoportanti per riunioni e telefonate. Sono stati il prodotto di punta alle ultime edizioni di Orgatec e di Neocon.
Grazie alla capacità di definire oasi di silenzio negli uffici open space la diffusione degli office pod e dei phone booth sta crescendo in modo vertiginoso.
Nel precedente articolo avevamo già evidenziato tra i punti critici l’air quality: senza adeguati dispositivi antimicrobici e di ricambio dell’aria queste “cabine”, così ben sigillate per garantire il silenzio, rischiano di concentrare anche composti volatili dannosi e batteri.
Dunque ha fatto notizia l’annuncio di WeWork – che ha reso pubblica questa criticità degli office pod, anche se non è certamente l’unico caso di arredi e finiture per interni che possono provocare rischi per la salute dei lavoratori.
Alcuni rapporti stimano che la tipologia di layout a pianta aperta è utilizzata da circa il 90% degli edifici per uffici. Secondo uno studio della Queensland University of Technology Study, i dipendenti che lavorano in uffici open space soffrono di maggiore stress e rischi cardiovascolari.
Tuttavia gli office pod sono un prodotto così recente che si sottovalutano gli aspetti legati allo sviluppo di germi, batteri e virus che possono causare non solo raffreddore e influenza, ma anche malattie più gravi.
Nel progetto di un healthy office non va trascurato che, progettati e immessi sul mercato con grande velocità, gli office pod presentano anche altri possibili rischi oltre agli alti livelli di emissioni di VOC -elementi questi che possono essere comuni anche a qualsiasi sala riunione di piccole dimensioni- Rischi di incendio, problemi di sicurezza e strutturali, come la stabilità, per esempio.
Gli incidenti possono essere estremamente costosi negli Stati Uniti, dove i contenziosi sono comuni e il danno al marchio può danneggiare le aziende.
Ma ci sono buone notizie.
Innanzitutto esistono dispositivi, anche a costi molto contenuti – per esempio AirCare che permettono di monitorare attraverso una app il livello di benessere ambientale indoor, in modo semplicissimo e in tempo reale.
Attraverso diversi sensori si possono valutare -oltre a CO2, polveri sottili, VOC– anche altri fattori di comfort (umidità, temperatura, pressione, illuminazione, acustica, inquinamento elettromagnetico).
E soprattutto, piuttosto che rischiare problemi sul mercato, i produttori possono dimostrare in modo proattivo la sicurezza e l’idoneità dei loro prodotti prima di rilasciarli sul mercato e gli utilizzatori hanno a disposizione dati e certificazioni che garantiscono il livello di salubrità, utili come criteri di scelta in fase di acquisto.
Alcuni test da considerare sono:
Test degli office pod per le emissioni di VOC e di particelle.
Questo test può rivelare potenziali problemi, come livelli elevati di VOC provenienti dai materiali.
I produttori possono quindi affrontare i problemi in anticipo anziché occuparsi di reclami o cause legali dei clienti.
La certificazione GreenGuard per gli office pod.
Questa certificazione dimostra la bassa emissione di sostanze chimiche che possono causare problemi di salute.
Certificazione UL 962, lo standard per l’arredamento domestico e commerciale.
In base a questo standard, i prodotti vengono valutati per una varietà di attributi di sicurezza, inclusa la sicurezza elettrica e meccanica.
Poiché la velocità di sviluppo degli office pod continua ad accelerare, i produttori potrebbero saggiamente rendere questi test di sicurezza parte integrante del loro processo di innovazione.
WOW! Webmagazine ringrazia UL per la collaborazione.