
La leadership diffusa, sostenuta dagli spazi e dalla tecnologia, come chiave per creare organizzazioni orizzontali, capaci di adattarsi al dinamismo dell’economia del futuro.
La eco-leadership sarà la chiave del successo dei manager e delle aziende. I primi saranno chiamati a sviluppare modelli di innovazione, apprendimento continuo, inclusione e collaborazione. Le seconde a creare un ambiente che sostenga la leadership diffusa e il benessere.
Questo è il cuore della Leadershift secondo Sedus.
“Il mondo ha bisogno di nuovi leader, ma la nuova leadership è lavorare insieme”. Con questa citazione di Jack Ma, fondatore di Alibaba, si apre la più recente ricerca di Sedus, “Leadershift”, un piccolo manuale verso il necessario cambiamento dello stile di leadership del futuro.
La caratteristica principale che deve avere un manager oggi è quella di distribuire il potere tra tutti gli attori coinvolti in un processo, passando da un modello gerarchico ad un modello diffuso ed orizzontale, basato sul coinvolgimento emotivo ed emozionale.
L’obiettivo del leader è dunque di creare “una cultura organizzativa socialmente responsabile, dinamica e adattiva”, rivolta verso il futuro e in grado di sfruttare e non subire il cambiamento continuo.
Secondo McKinsey, tre sono le abilità richieste agli eco-leader, coloro cioè in grado di vedere le organizzazioni come ecosistemi fatti di reti interdipendenti di persone, tecnologia e natura:
- Fare la domanda giusta invece che dare la risposta giusta.
- Non guardare solo i risultati immediati, ma scoprire le cause reali dei problemi.
- Tradurre gli obiettivi dell’organizzazione in azioni pratiche che coinvolgano le persone.
Secondo i dati proposti dalla ricerca, la forma della nuova leadership si avvicina sempre di più al freelance: dal 2011 al 2016 il 50% delle aziende ha aumentato il numero di collaboratori esterni.
Essere libero professionista, però, non è più oggi una necessità dovuta alla mancanza di lavoro, ma uno stile di vita che consente di avere più flessibilità, ma soprattutto di fare più esperienze e apprendere nuove competenze fondamentali per la propria carriera.
Uno stile di vita capace di attirare i nuovi talenti della generazione Millennials per cui le carriere diventano sempre più imprevedibili e la leadership sempre meno legata all’anzianità, ma ad una necessità di innovazione continua.
Le nuove leadership, dunque, richiedono ambienti diversi, capaci di promuovere un apprendimento continuo, la sperimentazione e la condivisione delle conoscenze.
Il primo passo deve essere la tecnologia: abbracciare qualsiasi forma digitale che consenta la comunicazione tra le persone e una collaborazione efficace. La gestione di team virtuali e le modalità di incontro e di scambio diventano abilità fondamentali per un leader.
In secondo luogo il setting dello spazio ufficio diventa imprescindibile per supportare leader e dipendenti nel trovare il giusto equilibrio tra comunicazione, collaborazione, concentrazione e contemplazione.
Scelte come il giusto arredo e il posizionamento ben studiato di incroci per gli incontri spontanei possono contribuire in maniera decisiva non solo al benessere e alla produttività aziendale, ma anche ad educare alle nuove forme di organizzazione.
A riguardo, in conclusione, Sedus dà questi consigli: non dimenticate la versatilità e la flessibilità e rimuovete le barriere verticali: la trasparenza crea fiducia.
E la fiducia è la vera parola chiave dei nuovi ways of working.
Testo di Gabriele Masi.
Foto e grafici di Sedus.