Come gli arredi per ufficio si adatteranno al futuro del lavoro ibrido? La risposta della ricerca di CBRE è varietà (nelle forme, nelle dimensione, nelle altezze delle sedute e nel venire incontro a diverse esigenze) e leggerezza (nei materiali, nella flessibilità e agilità di utilizzo) per rispondere alle esigenze di costante collaborazione, lavoro da casa e cambio degli space planning.
I driver per il ritorno in ufficio, secondo CBRE, saranno la ricerca di spazi di collaborazione, la necessità di respirare la cultura dell’azienda, la ricerca dell’innovazione, di connessioni significative e di una comunicazione dal vivo. È quello che emerge da un’analisi supportata dalla CBRE’s Global Occupier Sentiment Survey, che ha coinvolto 77 aziende, metà delle quali tra le Fortune 500, presenti a livello globale nei settori tech, finance, manifattura e servizi per il business.
Innanzitutto, l’esigenza di una collaborazione aperta e flessibile richiederà arredi con migliori capacità acustiche e fonoassorbenti, insieme ad una tecnologia integrata per la connessione con chi lavora da remoto. In più sarà ancora più importante la riconfigurabilità, la mobilità e la possibilità di poter disegnare sempre nuove e diverse aree di lavoro. Per questo saranno necessari tavoli di diversa altezza, con forme ricomponibili e distanziabili, con una varietà di sedute e opzioni di lavoro, fatte di materiali leggeri facili da spostare.
Inoltre, l’arredo dovrà essere ripensato nell’ottica del passaggio da uno spazio ad alta-densità, e con poca separazione e privacy, ad uno spazio a minore densità, disegnato con diverse geometrie.
Meno corridoi lineari e percorsi maggiormente studiati a seconda delle esigenze: un design per “vicinati”, dove team che collaborano insieme possono trovare degli spazi in comune.
Infine, un fattore impattante sarà l’home office e le sue particolari necessità di arredo. Se gli arredi per l’ufficio dovranno essere aggiustabili, flessibili e interconnessi tecnologicamente, gli arredi per l’home office richiedono di essere facili da ordinare, da spedire e da utilizzare. Questo potrà spingere verso un design ancora più flessibile e agile, in grado di essere utilizzato sia nel workplace sia a casa.
Testo di Gabriele Masi.
Foto in apertura Herman Miller – Clubhouse