
Premiare i migliori progetti di innovazione legati al design degli spazi di lavoro: questo l’obiettivo di Copernico Smart Places Award, l’iniziativa ideata da Copernico in collaborazione con P4I (Partners4Innovation). La premiazione della seconda edizione, che si è svolta sul roof top di Copernico Isola for S32, ha selezionato i progetti che innovano in ottica di open innovation e integrazione con la città: il riconoscimento è andato a Fastweb, Le Village by CA, Sella e Maire Tecnimont.
Valorizzare e condividere i nuovi trend nell’organizzazione e trasformazione degli spazi di lavoro e costituire una community di manager interessati a confrontarsi sulle sfide e sulle opportunità legate all’evoluzione dei modelli di organizzazione del lavoro e di business abilitati dal ridisegno del workspace: sono i principali scopi di questa iniziativa.
Dopo avere premiato nel 2018 Econocom, Intesa Sanpaolo, Lavazza e Philip, l’edizione 2019 ha consegnato il riconoscimento a Fastweb, Le Village by CA, Sella e Maire Tecnimont, quattro progetti innovativi a Milano che hanno ampliato il concetto di Smart Working creando ecosistemi aperti in chiave di open innovation e integrazione con la città.
Ovvero quello che è stato definito un modello di “Smart Working 2.0” che consenta di legare gli obiettivi di un progetto di Smart Working con quelli di business. In quest’ottica, il ripensamento del workplace non si può limitare soltanto ad aumentare il benessere e il comfort delle persone, ma deve avere un orizzonte più ampio.
Troppo spesso lo Smart Working è purtroppo erroneamente inteso come lavoro da casa, ma come spiega Mariano Corso, (Direttore Scientifico di P4I – Partners4Innovation e Responsabile dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano) “Il vero spazio lavorativo è quello che incoraggia la creatività delle persone, genera relazioni che oltrepassano i confini aziendali con Startup, Partner e Clienti, stimola nuove idee e quindi nuovo business.
Da una parte, non è più possibile concepire una sede aziendale senza pensarla connessa all’ecosistema urbano in cui si trova e aprendola a una community molto più estesa rispetto ai soli dipendenti. Dall’altra parte, è necessario creare un network più esteso di luoghi di lavoro che rispondano realmente alle esigenze professionali e private delle persone”.
Michele Barberi, Head of Network Development and Sales di Copernico, sostiene infatti che “Uno dei pilastri di Copernico si ispira alla nota espressione inglese ‘from space to place’: il nostro obiettivo è trasformare lo spazio di lavoro in un luogo in cui avvengono delle cose, in cui le persone si relazionano fra di loro, in cui l’ufficio è aperto verso il mercato e verso l’ecosistema di riferimento delle aziende, così che possa organizzare e riempire di significato l’ambiente di lavoro”.
Danilo Schipani
La trasformazione dei luoghi di lavoro e del concetto di spazi fisici ha poi una forte correlazione con il brand di un’azienda e con la sua identità: “Gli spazi fisici possono diventare sempre più il riflesso del brand” – spiega Danilo Schipani, Chief Marketing Officer di Copernico – “e la trasformazione dei luoghi di lavoro può diventare un’occasione da non perdere per sottolineare i valori e posizionare l’immagine dell’azienda nei confronti di 3 tipologie di interlocutori: i dipendenti, i clienti e l’ecosistema territoriale”.
Altro elemento basilare emerso dagli interventi dei premiati è l’importanza del coinvolgimento dei dipendenti e del “co-design” per il successo dei nuovi Ways of Working e per la reale condivisione degli obiettivi e dei valori dello smart working.
Copernico Smart Places Award 2019: the winners.
Roberto Chieppa
Fastweb
Con il nuovo Headquarter progetto da Antonio Citterio e Patricia Viel, Fastweb esprime la volontà di evolversi verso modelli di lavoro sempre più smart grazie al digitale. Situato in piazza Olivetti, l’area industriale a sud di Milano a poca distanza da Fondazione Prada, il nuovo building concorre a connotare l’area come una zona strategica destinata a diventare un nuovo business district di Milano, secondo un progetto di integrazione urbana.
Passando da una visione oggi molto orientata ai team di appartenenza a una più ampia e collaborativa, la nuova sede di Fastweb è uno smart workplace in cui è possibile lavorare in maniera agile e intelligente, individuando di volta in volta gli spazi e gli strumenti tecnologici più adeguati per svolgere le proprie attività lavorative, in ufficio così come anche da remoto.
Oltre ad ampi open space che incoraggiano l’interazione e la collaborazione, ci sono numerose sale riunioni di dimensioni diverse, spazi di concentrazione come le Focus Room e i Phone Boot, layout flessibili per un utilizzo efficiente degli spazi.
La sede è stata inoltre concepita in logica mobile first: con lo smartphone è possibile organizzare la vita lavorativa all’interno del building con un’App proprietaria, AgorApp, che permette di prenotare le sale riunioni, le scrivanie, controllare dove si trovano i colleghi, ecc.
Gabriella Scapicchio
Le Village by Crédit Agricole
Le Village è un hub la cui mission è accelerare business già avviati tramite il matching con investitori e con corporate con cui collaborare. Il concept, nato a Parigi nel 2014 e sbarcato a Milano a dicembre 2018, con l’obiettivo di contribuire così allo sviluppo economico del territorio in cui si trova, punta a favorire lo sviluppo di startup, secondo il modello dell’open innovation.
La sede di 2.700 metri quadrati, progettata da DEGW, è un convento del XV secolo in zona Porta Romana trasformato in uno spazio multifunzionale in cui lavorare in coworking o con uffici singoli. Un vero e proprio ecosistema in cui le singole parti (startup, partner corporate e abilitatori) contribuiscono alla crescita del Village dando vita a un’economia circolare che trova la sua definizione nel concetto “collaborare per innovare”.
A oggi Le Village by Crédit Agricole ospita 22 startup selezionate da un comitato composto da soci del Gruppo, partner ed enabler, declinate su 7 aree di innovazione: Food, Fashion, Furniture & Design, Fintech, Future Mobility, France e Farmaceutico.
(Leggi l’articolo dedicato a Le Village)
Max Panaro
Maire Tecnimont
Il percorso di trasformazione intrapreso da Maire Tecnimont – Gruppo industriale multinazionale di ingegneria impiantistica e tecnologia per il settore energetico – ha previsto l’attivazione di diverse iniziative di Smart Working: con il progetto Be Adaptive!, infatti, ciascun collaboratore oggi può concordare con il suo responsabile il numero di giornate di lavoro ”smart”, per svolgere la propria attività nel luogo ritenuto più efficace e produttivo, con l’unico vincolo di garantire un giorno di presenza in azienda per settimana.
Il Gruppo Maire Tecnimont ha inoltre ridefinito gli spazi fisici, dell’HQ (ristrutturato da Progetto CMR) che affaccia su Stazione Garibaldi, trasformando la mensa aziendale in un luogo di incontro che favorisce lo scambio di idee e la hall del quartier generale ribattezzata “MEETinG”, una nuova area di hub, incontro e coworking (interior design di D2U – Design to Users) .
Fabio Colacicco
Sella
Sella ha intrapreso un percorso di Smart Working con l’obiettivo di andare incontro alle esigenze dei dipendenti e ripensare in maniera profonda l’organizzazione del lavoro per allinearla alle rinnovate strategie di business e d’innovazione. Oggi, nell’ambito dell’intermediazione finanziaria a guidare non è più la competizione ma la collaborazione e l’apertura verso i competitor che diventano ‘coopetitor’, condividendo informazioni, strategie e conoscenze in un’ottica di ‘innovazione aperta’.
L’espressione del nuovo modo di lavorare di Sella si vede nel progetto del Fintech District inaugurato a settembre 2017 a Milano e con sede proprio in Copernico Isola for S32 (via Sassetti 32).
Fintech District è la porta d’accesso all’ecosistema fintech italiano e attrae gli stakeholder nazionali e internazionali più rilevanti. La community del Fintech District conta oggi 110 startup e numerose collaborazioni. Gli spazi dell’edificio di via Sassetti 32 sono stati disegnati secondo i principi dello Smart Working, di cooperazione e con un approccio “open”.
Dall’ottavo all’undicesimo piano, 150 persone di Sella hanno a disposizione phone boot per le call, sale per le video conference, poltrone per i one-to-one, scrivanie in sharing e aree per concentrarsi.