
Inaugurato da soli pochi giorni, Le Village di Crédit Agricole a Milano è già stato insignito del Copernico Smart Places Award.
Un un hub ospitato in un convento del XV secolo che ha come mission l’accelerazione del business imprenditoriale e dell’innovazione.
Durante la premiazione, Gabriella Scapicchio, sindaco de Le Village, ha raccontato il concept, nato a Parigi nel 2014 e applicato per la prima volta in Italia da DEGW in questo progetto: 2700 mq con 200 postazioni di lavoro per ospitare fino a 50 startup.
Entrando dal portone di un palazzo di Porta Romana si accede alla quiete del chiostro di un convento del 1400 che, dopo il non semplice intervento di restauro, è diventato la sede di Le Village, un ecosistema aperto e inclusivo a sostegno del business e dell’innovazione per startup e aziende.
DEGW ha curato l’interior design e il fit out mixando storia e innovazione “con delicatezza e profondo rispetto per il contesto storico” in questa oasi basata sul modello nato a Parigi nel 2014 per iniziativa di Crédit Agricole che, dopo l’apertura di 29 siti in Francia ha ora in programma -dopo l’apertura a Milano- anche quella in in città italiane ed europee.
Gli obiettivi sono quelli di facilitare la possibilità di matching tra partner e startup all’interno di questo e altri Village, la cross contamination di competenze e business, offrire un programma di affiancamento personalizzato per lo sviluppo di startup e di giovani aziende per favorire il business, l’innovazione e lo sviluppo economico locale.
Il modello di incubazione di Le Village Milano.
Il concetto base è quello di ecosistema. Oltre che uno spazio per lavorare e incontrarsi, il “villaggio” offre una serie di servizi: mentoring, programmi di formazione, coaching, incontri di matching con investitori e aziende corporate, supporto al fundraising e all’internazionalizzazione.
L’obiettivo di promuovere l’innovazione territoriale si è focalizza sulla selezione delle startup secondo 7 aree tematiche; tutto è supervisionato dal “Sindaco”, Gabriella Scapicchio, che, proprio come in una città, monitora la caratterizzazione degli spazi e i flussi che lo abitano.
L’interior design.
Il progetto di DEGW, brand del gruppo Lombardini22, si è confrontato con il pregio dell’ex convento del 1400 recentemente ristrutturato, vincolato alla Soprintendenza delle Belle Arti di Milano, e con le necessità di creare un ambiente fresco e innovativo, pronto a ospitare realtà giovani e intraprendenti.
Gli ambienti fatti di trasparenze e arredi informali rispecchiano l’innovazione e l’agilità delle startup che li abitano.
Le Village si sviluppa su tre piani:
Al piano terra (1000 mq) partizioni vetrate permettono di godere anche all’interno dell’armonia del chiostro con i porticati arredati per incontri informali.
Mentre meeting room e workspace concepiti per accogliere diverse attività sono disponibili all’interno per altri tipi di incontro.In particolare tre sale speciali.
La Placeè il cuore di Le Village, lo spazio più caratteristico e ampio, aperto a tutti gli ospiti, riconfigurabile per eventi e conferenze;
Living Lab, ambiente per eventi e attività collettive;
la sala VIP, per incontri e meeting su prenotazione.
Altre sale a doppia altezza, di piccolo taglio per le aziende e le startup sono disponibili per ospitare meeting da 6/8 persone.
Al primo piano il loggiato aperto sul cortile con tavolini e aree informali circonda le sale di piccolo taglio per startup, le meeting room, i servizi come i locker e le fotocopiatrici, oltre a due punti break con verde integrato.
La distribuzione interna cambia al secondo e ultimo piano caratterizzato da grandi saloni dove è possibile affittare postazioni di lavoro previste in varie tipologie.
L’accesso agli ambienti e la prenotazione delle scrivanie è gestito attraverso un’app, serrature smart integrate nei serramenti e QR code su ciascuna postazione di lavoro.
L’interior design lascia protagonista l’antica architettura e la semplicità monacale connota gli ambienti dominati dai colori neutri, vivacizzati solo da accenti di verde, colore istituzionale di Crédit Agricole, abbinato al verde delle piante presenti in tutti gli ambienti (La fornitura e manutenzione delle piante interne ed esterne è stata affidata a HW Style).
I pavimenti in cotto e gli alti soffitti in legno enfatizzano l’antica identità del sito.
Grande attenzione è stata posta al miglioramento del comfort acustico, in particolare degli ambienti a volta del piano terra; i pannelli fonoassorbenti creano composizioni sospese che smorzano l’austerità dell’architettura e sono utilizzati anche sulle pareti e per dividere gli spazi, contribuendo a comporre giochi cromatici e scenografici.
Foto di Laura Fantacuzzi e Maxime Galati-Fourcade
Credits
Interior design, fit out, direzione lavori: DEGW
Allestimento artistico: DEGW con Artkademy
Client leader: Alessandro Adamo
Design leader: Giuseppe Pepe
Senior architect: Perla Perrotta