Un ritmo incalzante in grado di dare energia e creare emozioni positive: questo è l’ufficio secondo i DJ degli studi Atelier(s) Alfonso Femia, GBPA Architects e piuarch, che hanno animato l’edizione 2018 della DJ Arch presso lo showroom Herman Miller di Milano. Come nell’edizione 2017, abbiamo continuato la nostra indagine, chiedendo ai DJ “se l’ufficio fosse una musica, cosa sarebbe?”
Se l’ufficio fosse musica avrebbe sicuramente un ritmo incalzante e pieno di energia e passione: questa è la caratteristica principale che gli ambienti di lavoro contemporanei devono avere.
Una caratteristica espressa a pieno nella metafora universale del giradischi degli architetti e interior designer che hanno animato la serata della DJ Arch 2018 di Martedì 18 settembre dello showroom milanese di Herman Miller.
Una musica mediterranea dai ritmi fluidi, lenti e costanti, come l’ha descritta Alfonso Femia, che rendono coinvolgenti lo spazio, miscelando diversi ingredienti e regalando quella sensazione di felicità, ma contemporaneamente quel tocco di “malinconia che si prova davanti al mare” e che si prova guardando il futuro.
Dall’altra parte l’ufficio ha le caratteristiche anche della musica elettronica, come ci ha raccontato Anna Zauli di piuarch: un workplace in grado di dare il giusto ritmo attraverso uno spazio pulito e minimale.
Un ritmo in grado di tirare fuori energia e passione come una musica heavy metal pesante, secondo Chiara Tesoro e Francesca Bettetini di GBPA Architects, una musica che ti avvolge e ti assorbe totalmente con le proprie vibrazioni positive.
Testo di Gabriele Masi.