
L’azienda emiliana Flash Battery è diventata in meno di 10 anni un brand leader nella produzione di batterie al litio.
Il suo nuovo headquarters, progettato da Studio Bocchi, esprime concretamente il salto da giovane start-up ad azienda di respiro internazionale.
Semplicità strutturale, flessibilità, contenimento dei costi e velocità d’esecuzione sono stati i punti cardine di un progetto che ha comunque posto particolare attenzione all’immagine e alla creazione di un workplace funzionale che fosse anche piacevole grazie all’abbondanza di luce, di piante e alla implementazione di un partecipato smart office .
A questo percorso di co-progettazione ha partecipato anche Estel, grazie all’affinità di visione e alla sua gamma di arredi che che hanno risposto a tutte le esigenze dell’azienda.
Le premesse sono perfettamente espresse dalla dichiarazione di Giulia Gibertini, Head of Marketing and Communication di Flash Battery: “Volevamo un ambiente che rispecchiasse il nostro essere un’azienda tech, dinamica e innovativa. Era una questione sia di dimensione, perché negli anni siamo cresciuti e ci serviva più spazio, che di immagine, perché anche l’edificio doveva amplificare l’idea di attenzione al dettaglio che mettiamo in ogni progetto per un nostro cliente e in ogni nostra batteria”.
L’architettura
Da questi input e dalla posizione favorevole dell’edificio – ben visibile lungo la via Emilia- è partito lo Studio Bocchi convinto che l’edificio potesse anche divenire un landmark territoriale.
Sulle forme semplici del building, simmetriche e archetipiche della tipologia industriale locale, i progettisti hanno lavorato per sottrazione.
Il corpo uffici è stato “svuotato” al centro per ottenere un cavedio vetrato attorno a cui si sviluppano gli ambienti interni, creando un patio che a piano terra diventa una corte verde che accoglie i visitatori all’ingresso.
I percorsi verticali con scale e passerelle sospese aumentano il senso il di leggerezza e luminosità oltre a consentire una vista del grande pozzo di luce.
All’esterno la sottrazione ha interessato le murature che, ridotte al minimo, lasciano completamente vetrato il piano terra e “sollevano” gli altri due piani caratterizzati dal frangisole metallico aggettante che protegge l’involucro vetrato e definisce un pattern dinamico che sembra smaterializzare la facciata.
Interior design
Questa soluzione dona un’abbondanza di luce naturale all’interno degli uffici con dove ambienti open space alternano postazioni di lavoro ad comuni con aree per la condivisione e la collaborazione, phone booths, sale meeting e zone relax.
Un ambiente dinamico e condiviso all’insegna della flessibilità, della fruibilità e del benessere dei dipendenti.
La progettazione a più mani tra Flash Battery, l’arch Francesco Bocchi, l’arch. Francesca Raffaini con il supporto di Estel nello space planning ha selezionato alcune tra le soluzioni d’arredo più emblematiche del concetto di smart office: non solo funzionali scrivanie con capaci contenitori divisori, ma anche Collaborative Room per riunioni private e Tavoli Baobab per meeting informali; sedute per lounge, e chat; postazioni Coffice per godere una pausa caffè mentre si lavora insieme.
Oltre a pareti mobili– vetrate e attrezzate- schermi a scomparsa e isole attrezzate che consentono di trasformare gli ambienti in base alle necessità e di svolgere all’interno dell’azienda anche eventi e corsi di formazione.
Foto: atelier xyz