
Come modellare gli orizzonti futuri partendo da 150 anni di storia? Sedus ha cercato di ricapitolare le sue soluzioni nell’evento online New Horizons. I valori della sostenibilità e della convinzione che ciò che è buono per i dipendenti sia buono anche per il business possono ancora guidare le soluzioni per l’ufficio, l’home office, le app di gestione del lavoro ibrido e del lavoro agile e i progetti per i futuri spazi di lavoro virtuali.
Dalle sedute, agli uffici fisici, agli spazi virtuali: la parabola dei prodotti Sedus racchiude nei suoi 150 anni anche la storia dei nostri ways of working. Un patrimonio di esperienze che deve essere costantemente rinnovato con nuovi obiettivi, come l’essere un’azienda climate neutral entro il 2025.
Come ha spiegato nel suo intervento Arndt Pechstein, fondatore di phi360 e inventore dell’hybrid thinking, viviamo in un mondo che si può descrivere con l’acronimo VUCA: volatile, incerto (uncertain), complesso e ambiguo.
Per fare fronte a ciò bisogna adottare una visione diversa per il futuro, in grado di pensare all’impensabile, che punti sulla capacità di interconnettere persone, idee e tecnologie, in maniera agile e creando sempre nuove competenze e soluzioni.
In questo mondo la facoltà umana principale è l’intuizione, che non ha sede nella neocorteccia razionale del nostro cervello, ma nel sistema limbico, dove convivono emozioni, fiducia, capacità di prendere decisioni.
Tutto questo è presente nelle soluzioni Sedus, dalle scrivanie sit-standing agli arredi e alle soluzioni pensate per il lavoro da casa. L’esperienza ibrida dello spazio domestico e professionale guida la realizzazione di ambienti confortevoli e informali, dove l’incontro è suggerito abilmente attraverso arredi caratterizzati da una flessibilità sempre più spiccata, che si ritrova nelle soluzioni di arredo su ruote di cui abbiamo già parlato durante l’evento Working on Wheels .
L’ampio grado di flessibilità di cui il mondo del lavoro del futuro avrà bisogno è reso possibile soprattutto dalla tecnologia. Ne è un esempio l’implementazione delle funzioni dell’app per la gestione degli spazi se:connect con le funzioni per la gestione del workplace in pandemia (distanziamento, disinfezione, e nuove opzioni per trovare i colleghi disponibili all’interno e all’esterno dello spazio ufficio).
Un altro esempio è il progetto portato avanti con Schema Design riguardo la creazione di un ambiente di lavoro virtuale 3D in grado di connettere la grande quantità di dati di un’azienda in modo da creare nuova conoscenza, nuove soluzioni, implementare processi e collaborazione.
Come ha dichiarato Christian Marc Schmidt, CEO di Schema Design, stiamo vivendo il periodo della trasformazione digitale radicale, dove tutto diventa un dato. Questa datificazione necessita di nuove interfacce per controllare e sfruttare al meglio questa mole gigantesca di informazioni.
Ma l’uomo non può prescindere da connessioni personali significative: il mondo digitale e quello fisico non sono in alternativa, ma la tecnologia può aiutare a rendere l’esperienza fisica più arricchente, guidando l’esplorazione della sua complessità. È questa, in fondo, la sfida più interessante che si pone davanti a Sedus e a tutte le aziende del settore.
Testo di Gabriele Masi.
