
Riduzione di superficie in termini di spazio e aumento della qualità ambientale sono stati i temi chiave della nuova sede di IRi a Milano a seguito del ripensamento dovuto ai grandi cambiamenti accelerati dalla pandemia.
Per raggiungere questi obiettivi e ottenere un workplace piacevole, accogliente e dalla forte personalità sono stati scelti consulenti di alta professionalità: per la strategy Pietro Martani e per l’interior design Garibaldiarchitects che insieme avevano già collaborato con successo nei progetti Coperinco 38 e Copernico Martesana.
Cardex, dealer con grande esperienza nella realizzazione di uffici di nuova generazione, è stato selezionato per la fornitura degli arredi di serie.
La decisione di spostare la propria sede all’interno del Building Cassala 22 appena ristrutturato, per IRi -leader mondiale nella gestione di big data, soluzioni analitiche predittive e informazioni di mercato nel Largo Consumo- ha rappresentato l’occasione per ripensare in modo più agile e in ottica smart working la funzione, l’identità e il design dei propri uffici hyper tech 4.0.
Per rispondere al briefing del cliente, Alessia Garibaldi, founder di Garibaldiarchitects, ha quindi dato priorità alle modalità di lavoro ibride nella riconfigurazione degli spazi: sono stati eliminati gli uffici individuali e le postazioni assegnate, mentre le zone condivise in open space e le aree social hanno così assunto maggiore rilevanza.
In particolare sono state oggetto di studio le sale riunioni punto cardine dell’ufficio ibrido che -come richiesto dal cliente- sono state concepite per accogliere sia partecipanti in presenza che in remoto grazie all’inserimento di telecamere, schermi e punti di connessione ad alta tecnologia.
A questi ampi spazi meeting si affiancano altre mini sale adatte per riunioni di 2/4 persone, distribuite nelle aree dei blocchi tecnici e di servizio dell’edificio. Ovvero phone booth realizzati su disegno: sono delimitati da porte vetrate a tutta altezza che si aprono a libro e sono provvisti di pannelli acustici, panche e cuscini (a loro volta acustici) poste frontalmente al tavolo semicircolare che sporge sotto il monitor a parete.
Dalle zone di lavoro si accede direttamente a questi accoglienti phone booth, di dimensioni, misura e forme diverse, resi ancora più attraenti dal CMF design (Colore, Materiali, Finiture) che funge anche da elemento di orientamento: sono contraddistinte dal colore blu intenso per pareti e sedute con elementi strutturali in legno chiaro con venatura che evoca il design nordico.
La palette cromatica, parte integrante del progetto e tema al quale il cliente si era mostrato sensibile, riprende i colori del nel logo aziendale e si articola in base al loro grado di saturazione: bianco e nero per le aree di lavoro; terra e blu per le aree meeting informali e vetrofanie con tutti i colori per le parti vetrate.
Pianta ufficio e organizzazione spaziale.
La pianta e il layout sono simmetrici, divisi in tre aree tra i due blocchi servizi, con accesso ascensori dal retro e fronte finestrato su via Cassala.
Le aree social dedicate agli incontri tra colleghi e quindi più rumorose sono posizionate nella zona centrale e più buia (vicino agli ascensori); lateralmente, vicino alle finestre e illuminate da luce naturale si trovano invece le postazioni di lavoro su prenotazione.
Nelle zone in angolo trovano posto salette meeting vetrate caratterizzate da una pellicola traslucida che modifica il colore a seconda dell’ora e della luce.
L’intera zona d’ingresso è concepita come uno spazio collaborativo e di accoglienza; la quinta luminosa con il logo aziendale, che emerge in un total black caldo e avvolgente, enfatizza la brand identity e concorre a vivacizzare e donare personalità a questa area buia del piano, insieme ad altri elementi grafici di spicco come la carta da parati con motivi geometrici in “blu Klein”, le superfici curve in rovere delle salette circolari, e tutti gli arredi iconici di design che assumono il ruolo di protagonisti.
Da qui si entra nella ospitale zona caffetteria con tavoli su disegno in diverse forme/altezze e isole snack, illuminata da cerchi luminosi e piante verdi ridenti dal soffitto. Il social table tra i pilastri – utilizzabile per l’hot desking e per momenti di relax- è un progetto tailor made che evoca il tradizionale tavolo da biblioteca ed è affiancato da una libreria a giorno, anch’essa su disegno (Falegnameria Goldin).
Nell’adiacente open space, delimitato acusticamente, le scrivanie sono disposte perpendicolarmente alle vetrate e intervallate da aree informali arredate con panche, divani cocoon (Estel) per una migliore privacy e scrivanie con piante integrate.
Forse la cifra stilistica di questo progetto -con le sua inusuale atmosfera capace di generare curiosità, risposte cognitive positive e benessere delle persone- è proprio nel contrappunto che Garibaldiarchitects ha saputo creare tra raffinata eleganza e segni stimolanti, tra la semplicità degli elementi naturali e la complessità della tecnologia più evoluta.
Foto di Giacomo Albo