
La tavola rotonda “Office Design Ibrido”, organizzata da WOW! in collaborazione con Dieffebi nel palinsesto di #DesignCityMilano e dell’inaugurazione dello showroom di Milano, ha aperto nuove prospettive su quella che è ormai la realtà di un momento in cui l’ufficio e il concetto stesso di lavoro si stanno reinventando: tutto diventa ibrido, dagli spazi agli oggetti connessi ai materiali fino agli arredi, dove sedute e cassettiere, armadi e pannelli fonoassorbenti si fondono e integrano funzioni diverse.
“L’ibrido è la zona grigia del design, ma il grigio non è qualcosa di negativo, come a volte si tende a pensare. È l’unione dei tre colori primari”. Le parole con cui Giulio Iacchetti, da sempre sostenitore dell’ibridazione nel design, ha accompagnato la presentazione dello Smart Writing Desk di Moleskine, da lui disegnato, testimoniano l’estrema fertilità e positività dell’ibridazione, tendenza e fenomeno che sta accompagnando ormai da anni il design di spazi, oggetti e materiali,perchè ogni categoria di prodotto deve uscire dall’iperspecializzazione per soddisfare le esigenze di persone che sono sempre meno iperspecialzzate.
Una ricerca continua che gioca a cavallo della rivoluzione digitale, divertendosi a modificare strumenti di lavoro tradizionali e reinventandoli in un design tecnologico, capace di riscoprire le potenzialità degli oggetti stessi.
È il caso di Paper Tablet, l’agenda progettata dallo stesso Iacchetti ispirata al design di smartphone e tablet, della penna di cui anche un’azienda comeMicrosoft ha riscoperto l’importanza, o del Notecook di e-wenco e del suo innovativo allulliminio nanostrutturato capace di trasformarsi in una piastra di cottura portatile, spunto per nuovi esperimenti di design.
È infatti la tecnologia la guida di questo movimento verso l’ibrido: “Gli strumenti tecnologici cambiano in maniera profonda il modo di lavorare, e il modo di lavorare è il modo di interagire delle persone e dell’azienda coi suoi clienti e partner, ed è il modo di progettare, trasformare e produrre i propri prodotti”, ha spiegato nel suo intervento Claudia Bonatti, direttrice della divisione Office Microsoft.
Come muoversi, allora, in un mondo ibrido?
Alberto De Zan, padrone di casa, ha raccontato i 40 anni di un’azienda come Dieffebi, capace di seguire il cambiamento e soddisfare le nuove esigenze di ibridazione dell’arredo, cercando quei“valori aggiunti” in grado di soddisfare l’utenza e alzare la qualità. Una tendenza rispettata dai nuovi prodotti pensati per risolvere i problemi dei nuovi spazi di lavoro: ad esempio la seduta-cassettiera CBox, pensata per permettere all’utente di avere sempre a portata di mano la cassettiera, gli armadi che diventano elementi fonoassorbenti –come Primo 1000 acoustic- oppure si trasformano in locker, “unico bene rifugio” nei nuovi spazi di lavoro nomadi, come quelli progettati da Cesare Chichi di 967, che nel suo intervento ha tracciato uno scenario delle tendenze ibride in atto “dalla carta al digitale e ritorno”, dall’home office all’home “in” office, fino alle ibridazioni tra scrivania e spazi urbani.
Testo di Gabriele Masi.