NOTA: A CAUSA DEL PROTRARSI DELL’EMERGENZA SANITARIA COVID-19 IL SALONE DEL MOBILE NON SI SVOLGERà NEL 2020. LA PROSSIMA EDIZIONE è FISSATA PER IL 13/18 APRILE 2021.
Il Salone del Mobile è posticipato al 16/21 giugno 2020. La voce era nell’aria, ma la conferma ufficiale è arrivata ieri sera dopo una lunga riunione che ha coinvolto il direttivo della fiera e i rappresentanti del Comune di Milano.
Ovviamente anche Fuori Salone lo seguirà pur con con notevoli problemi logistici.
E subito si è aperto il carosello delle critiche e del “sarebbe stato meglio…”; personalmente ritengo sia stata una scelta giusta non solo per il Salone, ma per tutto il settore, un segno di fiducia e di ottimismo di cui abbiamo bisogno.
Perchè, come ha dichiarato il sindaco Beppe Sala “Milano non può fermarsi!” e soprattutto perchè “Non deve diffondersi il virus della sfiducia”.
Altri annunci simili erano già arrivati nei giorni scorsi; dopo le fiere del settore arredo di Guangzhou e Shenzhen in Cina, anche altre manifestazioni che si sarebbero dovute svolgere a marzo annunciano nuove date imposte dall’emergenza Corona Virus: JEC World a Parigi, Mostra Convegno a Milano, Light+Building a Francoforte.
La stessa decisione è stata presa -all’ultimo momento- anche da MIPIM a Cannes e Workspace Expo a Parigi, posticipata al 7/9 luglio.
La decisione del Salone del Mobile di Milano era la più attesa, per la sua internazionalità, per le sue dimensioni e per il numero di visitatori (400.000 nel 2019), ma anche per il ruolo che ricopre nel mondo e per l’indotto su tutta la città di Milano che, con il Fuori Salone (15/21 giugno) si trasforma in un’unica, enorme manifestazione del design.
E’ stata una scelta ponderata che ha tenuto conto delle esigenze delle aziende -alcune delle quali esportano fino al 40% in Cina- dell’impatto che avrebbe avuto il drastico calo di pubblico, soprattutto dall’Asia, e anche di espositori, visto che alcune aziende avevano già disdetto la partecipazione in aprile, ma anche del sentiment collettivo.
Le scelte ipotizzate per il Salone del Mobile erano sostanzialmente tre: annullare in toto l’edizione 2020; posticipare a settembre oppure rimandare di due mesi a giugno.
I commenti raccolti a caldo tra gli imprenditori sono positivi; le aziende hanno apprezzato la decisione del Salone del Mobile che lancia un messaggio di ottimismo a livello globale, un segnale forte che va oltre gli interessi del settore dell’arredo e anche di quelli del Paese.
Un modo per tentare di uscire dalla surreale situazione di stasi che sta interessando, non solo le regioni più colpite dal Covid-19.
Annullare il Salone sarebbe stato estremamente controproducente per il settore arredo-design e anche per l’intera economia nazionale.
Il posticipo a settembre sarebbe stato troppo ravvicinato non solo con altre due importanti fiere internazionali come Orgatec (ottobre 2020) e IMM a Colonia (gennaio 2021), ma anche con la successiva edizione del Salone del Mobile nell’aprile 2021: è impensabile che le aziende riescano a creare, ingegnerizzare e realizzare nuovi prodotti in soli sei mesi, anche se si trattasse di soli prototipi.
Come sempre, non sono mancate le critiche: qualcuno contesta la vicinanza con Neocon a Chicago (8/10 giugno), altri temono il caldo estivo, altri preannunciano per giugno un calo degli espositori e dei visitatori..
Il calo ci sarà, siamo realisti! Ma affrontiamo questa situazione di emergenza con il giusto spirito, come ha detto il sindaco Sala, “In questo momento non è facile, ma ognuno faccia la sua parte!”, l’appello va agli imprenditori, ai comunicatori e agli operatori del settore, ma anche al governo e agli albergatori.
Sarà un’edizione diversa, più calda e più “sofferta” ma facciamo tutti in modo che siano uno splendido Salone del Mobile e una coinvolgente Milano Design Week, come sempre.
Testo di Renata Sias