
Oxford Economics in collaborazione con Plantronics ha svolto una ricerca internazionale intitolata “When the walls come down” per indagare gli effetti dell’open space sui dipendenti e dimostrare quanto l’ambiente fisico possa supportare la collaborazione e nuovi modi di lavorare.
I risultati dello studio sono anche stati ottimi spunti per il progetto della nuova sede Plantronics in Italia che sarà inaugurata a Vimercate il prossimo 6 aprile.
Oltre 1.200 dirigenti e impiegati sono stati intervistati da Oxford Economics per analizzare i principali desideri dei lavoratori che vivono in uffici open space e per individuare le azioni che i manager devono intraprendere per aumentare la soddisfazione, il benessere e la produttività delle persone.
L’ampio studio ha coinvolto dipendenti e manager da Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Germania, India, Cina, Australia, Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia.
“Plantronics è costantemente impegnata ad assicurare il benessere dei dipendenti attraverso lo Smart Working – spiega Ilaria Santambrogio, Country Manager di Plantronics Italia – Per noi è fondamentale mettere a disposizione le migliori soluzioni tecnologiche per migliorare la produttività e contribuire alla felicità dei dipendenti.”
In estrema sintesi la ricerca dimostra che gli uffici open space sono adatti a incoraggiare la collaborazione e contribuiscono a creare una cultura del lavoro collegiale in azienda, allo stesso tempo possono però generare inconvenienti gravi come rumore e distrazione.
I risultati confermano che la tranquillità, le condizioni mentali e la produttività dei lavoratori possono essere minacciati se non si adottano adeguate soluzioni. Ma la maggior parte dei dirigenti non si rende conto di non fornire la tecnologia adeguata o di non avere messo in atto strategie mirate per affrontare questi problemi.
“Il rumore e la distrazione hanno un grande impatto sulla produttività- spiega Edward Cone, Deputy Director Thought Leadership and Technology Practice Lead alla Oxford Economics.- Ma per poter affrontare questi ostacoli, le aziende devono prima essere in grado di riconoscere il problema”.
Dal report di Oxford Economics -Plantronics emerge che:
I dipendenti desiderano poter lavorare.
La capacità di concentrarsi senza interruzioni è una priorità assoluta per i dipendenti che svolgono lavori di ufficio; contrariamente a quanto si pensa, l’accesso a benefit come il free food sono molto meno importanti
Lo smart working è ancora work in progress.
Si dà per scontato che i dipendenti siano costantemente connessi sia in ufficio che in remoto; in realtà l’integrazione tecnologica presenta ancora qualche falla perché solo il 40% sostiene che i dispositivi utilizzati a casa o all’esterno si integrano perfettamente con i loro strumenti di lavoro.
La connettività costante può trasformarsi in un comportamento compulsivo.
Quasi 35% dei dipendenti dichiara di utilizzare i propri device quasi ininterrottamente per voi motivi: principalmente per abitudine o per obbligo, ma anche per timore di essere escluso o per pressione sociale. Questo atteggiamento rischia però portare all’esaurimento.
I manager negano i problemi.
Quasi 70% dei dirigenti sostiene che i dipendenti hanno a disposizione le soluzioni per affrontare le distrazioni sul lavoro; ma meno del 50% dei dipendenti è d’accordo con questa affermazione.
Dopo i risultati delle interviste, il report fornisce una serie di suggerimenti per sopravvivere nell’ufficio open-space, affinché i datori di lavoro siano in grado di aiutare i dipendenti a fare quello che davvero vogliono fare: lavorare in modo più produttivo, come emerge dalla ricerca.
Raccomandazioni per i manager e i datori di lavoro:
Instaurare un dialogo con i dipendenti.
Ascoltare i desiderata per ciò che riguarda il lavoro e in merito a quello che andrebbe cambiato sia in ufficio sia nel lavoro in remoto, connessi grazie alla tecnologia.
Fornire adeguati strumenti tecnologici.
Assicurarsi che i dipendenti abbiano gli strumenti e i device necessari per lavorare da qualsiasi luogo all’interno dell’ufficio e anche in remoto.
Mettere a disposizione spazi adeguati per le diverse necessità.
Offrire ai dipendenti il tempo, gli strumenti e anche gli spazi per potersi concentrare sul lavoro, ma anche per rilassarsi.
Non si può vivere sempre connessi.
Incoraggiare i dipendenti a disconnettersi dopo ore di lavoro, per trovare un equilibrio tra vita lavorativa e vita privata.
La ricerca si conclude con una certezza: un ambiente di lavoro ben progettato, con l’adeguata integrazione tecnologica e un migliore equilibrio lavoro/vita privata merita uno sforzo perché la soddisfazione dei dipendenti e la conseguente produttività contribuiscono direttamente al successo economico dell’azienda.