
Engagement, Fulfilment, Empowerment: è questa la triade di valori dell’ufficio del futuro secondo lo studio “Workplace powered by Human Experience” di JLL (brand name di Jones Lang LaSalle) . Il Real Estate si conferma ancora una volta essere un potente fattore di trasformazione aziendale, volto alla creazione di esperienze significative in un ambiente di lavoro sempre più umano.
“Un ambiente di lavoro alimentato dall’esperienza umana va ben oltre un buon work-life balance. Guida come le persone si sentono circa il loro ufficio, come sentono il controllo sul proprio percorso, il senso di dedizione verso l’azienda e quanto sono soddisfatti”. Con queste parole Marie Puybaraud, Global Head of Research di JLL Corporate Solutions, commenta il report “Workplace powered by Human Experience”, parte del programma di ricerca Future of Work lanciato da JLL.
Lo studio si basa su 40 aziende clienti della società professionale di consulenza americana, specializzata in servizi immobiliari e di gestione degli investimenti, e sui risultati di un’indagine condotta su oltre 7.300 persone comprese tra i 18 e i 65 anni. La survey ha interessato 12 paesi: Australia, Cina, Francia, Germania, India, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Sud Africa, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti.
Partendo dalla concezione dell’ufficio come un ecosistema, per cui un ambiente di lavoro ben organizzato può portare a una maggiore diffusione di idee, prodotti e strategie organizzative ottimali, e dunque ad un vantaggio competitivo per l’azienda stessa, lo studio mette in risalto tre fattori chiave dell’ufficio del futuro, sempre più concepito come “creatore di esperienze”: engagement, cioè il senso di dedizione (traduzione italiana imperfetta per il sinonimo spesso usato “commitment”), fulfilment, cioè il senso di comfort e appagamento, ed empowerment, cioè il creare la sensazione di controllo da parte del dipendente del proprio lavoro e della propria formazione.
Tra i fattori maggiormenti determinanti il senso di engagement ed empowerment ci sono la fiducia, la gentilezza e la possibilità di prendere l’iniziativa, che si traducono a livello di organizzazione e di design in ways of working agili, in grado di creare le condizioni per sviluppare nei dipendenti uno spirito imprenditoriale.
Il senso di appagamento è dato principalmente, invece, dal vedere riconosciuto il proprio lavoro, dalla possibilità di sviluppare le proprie competenze e la propria creatività, e da un ufficio incentrato sulla continua sfida e innovazione, in grado di soddisfare gli standard di benessere.
C’è, poi, una relazione tra densità all’interno dell’ambiente di lavoro e l’efficacia dei dipendenti: gli uffici più innovativi prevedono un’alta percentuale di spazi comuni con un layout open-plan e favoriscono una bassa densità attraverso un approccio agile e flessibile.
Un ambiente di lavoro ideale deve, così, essere composto da un giusto mix di ambienti collaborativi e di incontro, come le “aree in between” ed aree break, spazi dedicati al co-working o project rooms. Utile è anche la presenza di incubatori, spazi dedicati in cui dipendenti e talenti esterni possono sviluppare progetti personali utilizzando le infrastrutture, il supporto e i consigli dell’azienda.
Tra i dati più interessanti prodotti è da sottolineare come quasi il 70% degli intervistati concordi sul fatto che la felicità sul lavoro sia l’ingrediente principale di una buona esperienza del luogo di lavoro e circa il 54% è favorevole all’idea di una figura professionale come un ’Responsabile della Felicità’ dedicato al benessere dei dipendenti. La metà circa degli intervistati ha dichiarato, inoltre, di essere attualmente soddisfatto dell’attuale ambiente lavorativo e aspira ad un ambiente dinamico, stile start-up, anche se prevale un atteggiamento ancora di incertezza riguardo all’accettazione del cambiamento: solo il 42% ha rivelato, infatti, di sentirsi pronto a trasferirsi dal proprio desk personale ad una situazione di ufficio open space o postazioni di lavoro fisse, per avere accesso a nuovi luoghi di lavoro innovativi.
Il design e l’immobiliare assumono, quindi, un cruciale valore educativo, strategico e operativo.
“In un mondo sempre più guidato da dati e innovazione digitale, il futuro del lavoro in realtà si basa più sulle persone di quanto si possa pensare”, ha dichiarato Neil Murray, CEO EMEA di Corporate Solutions presso JLL. “Le società non possono più solo focalizzarsi sul fornire luoghi di lavoro, ma devono creare spazi che consentano alle persone di realizzare le proprie ambizioni. Offrire ciò che le persone desiderano può generare cambiamenti vantaggiosi per le imprese.”
Testo di Gabriele Masi.