Tra le diverse sedi di GFT Italia progettate da DAP Studio, il nuovo headquarters torinese rappresenta un progetto esemplare sotto diversi punti di vista.
Dal punto di vista architettonico esprime il legame tra l’interior design e la connotazione preesistente.
Dal punto di vista concettuale si fa portatore di una nuova visione di workplace post-pandemico ispirato alle clubhouse americane: un luogo di ritrovo periodico dove innescare processi creativi comuni, come spiegano gli architetti Elena Sacco e Michele Cortinovis in questa video intervista.
Il nuovo headquarters di GFT è un luogo che sa fondere opposti che sembrano inconciliabili: spazi per innescare processi creativi comuni, ma anche per potersi concentrare; spazi pensati per l’incontro garantendo però il distanziamento, il controllo dei flussi e la sicurezza; spazi portatori di identità aziendale, ma anche capaci di accogliere grazie alla forte valenza domestica.
Il richiamo identitario si esprime attraverso la valorizzazione e il recupero delle tubature a vista e dei pilastri arancioni che ritmano i volumi dell’edificio anni ’80 che porta la firma di Ludovico Quaroni e Studio Passatelli.
Il progetto di DAP Studio opera una sorta di alterazione percettiva introducendo nel paesaggio del grande open-space (800mq) nuovi volumi cilindrici di grandezze e funzioni diverse che trasformano radicalmente la percezione degli spazi e convogliano in maniera fluida i percorsi interni.
Mentre i pilastri arancioni raccontano il passato del palazzo, proiettandolo all’interno, i nuovi volumi più neutri e astratti, con superfici texturizzate che reagiscono alla luce, raccontano il futuro di questa azienda informatica.
La pulizia formale, la flessibilità e la permeabilità visiva, ritmata da colonne, sale riunioni, uffici e locali di servizio sono l’espressione architettonica di un nuovo concetto di ufficio nato dalle riflessioni di DAP Studio in accordo con il committente, per reinterpretare l’ufficio in epoca post-covid.
Lo spazio che trasmette questi cambiamenti è un equilibrato e fluido mix di postazioni di lavoro touch down e ampi spazi che evoca le clubhouse americane.
Il workplace si trasforma concettualmente in luogo per accogliere teamwork e favorire la condivisione e il confronto informale in un’atmosfera di sicurezza e tranquillità e allo stesso tempo lamenta il senso di appartenenza attraverso il valore simbolico e la forte corporate identity.