
Come sempre affollatissimo il convegno annuale per la presentazione dei risultati della ricerca 2017 dell’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano che ha svelato cosa si cela “Sotto la punta dell’Iceberg” dello Smart Working.
Cresce del 14% il numero degli smart worker che raggiunge quota 305.000, l’8% dei lavoratori.
Soprattutto le grandi imprese (36%) hanno già progetti strutturati, contro 5% della Pubblica Amministrazione e il 7% delle PMI, tutti motivati dai benefici derivanti dall’adozione del Lavoro Agile (aumento della produttività 15% e del work-life balance, riduzione di assenteismo, costi e inquinamento). Consegnati gli Smart Working Award alle aziende eccellenti. Anche per questa edizione, WOW! ha dato il suo patrocinio all’evento.
L’approccio Smart Working sembra ancora interessare soprattutto il settore privato, grandi imprese in testa, ma la Pubblica Amministrazione (17% degli smart worker complessivi) sta guadagnando il tempo perduto grazie anche alla direttiva della riforma Madia che punta a rendere Agile entro 3 anni almeno il 10% dei dipendenti pubblici.
Ancora una volta risulta evidente che non esiste un unico modello di smart working, ma ogni azienda deve definire il progetto più adatto per la propria struttura: dalla semplice flessibilità di orario alla più elevata mobilità nel luogo; dal permettere di lavorare fuori sede un giorno alla settimana a chi, al contrario, richiede la presenza in azienda almeno un giorno alla settimana!
I risultati della ricerca sono stati illustrati da Fiorella Crespi, direttore di OSW, e da Mariano Corso, responsabile scientifico, che ha in particolare sintetizzato i benefici dello smart working e cosa si nasconde sotto la punta dell’iceberg, sottolineando tra l’altro l’importanza del luogo fisico dell’ufficio come driver dello smart working.
Mediamente il 31% degli Smart Worker lavora in un’organizzazione con progetti strutturati di Smart Working.
Gli Smart Worker italiani trascorrono mediamente il 67% del tempo lavorativo in azienda, solo il 39% di questi alla scrivania, anche se spesso non hanno una workstation assegnata.
Si calcola intorno al 15% il tempo trascorso lavorando in postazioni diverse all’interno dell’azienda e 13% quello svolto da altre sedi della propria azienda. Casa, coworking, sedi di fornitori e clienti sono i luoghi di lavoro adottati dal restante 33%.
Il 50% dei lavoratori agili si ritiene soddisfatto e dichiara di avere maggiore capacità di collaborazione, anche in team virtuali e padronanza nei cosiddetti Digital Soft Skills. Solo l’1% si dichiara insoddisfatto.
L’indagine ha anche tracciato le diverse identità degli smart worker.
Tavola Rotonda
Rispecchiando gli elementi emergenti dalla ricerca 2017, il convegno ha dato ampio rilievo ai progetti di smart working in progress nella Pubblica Amministrazione raccontati da Monica Parrella, Francesca Gagliarducci della Presidenza Consiglio dei Ministri e Claudia Colaiacono del Ministero Economia e Finanza.
Le esperienze di progetti di Smart Working già attuati con successo sono state presentate da Maurizio di Fonzo di Axa, Franco Ghiringhelli di Marie Tecnimont, Giacomo Piantoni di Nestlè.
Sono poi saliti sul palco i partner di OSW, tutti pionieri dello smart working, che hanno offerto una panoramica a 360° sulle diverse tematiche; dagli aspetti tecnologici (Alessandro Magnino di Vodafone, Luba Manolova di Microsoft, Enrico Miolo di Cisco) a quelli attinenti il change management e la qualità del workplace.
Mauro Mondini di Regus ha illustrato le nuove esigenze di uffici temporanei e condivisi
Con la consueta spontaneità e simpatia, Ilaria Santambrogio di Plantronics ha fornito utili suggerimenti a chi vuole intraprendere la strada dello smart working e presentato la nuova sede di Vimercate progettata su questi principi.
Lorenzo Maresca di Sedus ha introdotto il tema della Felicità al Lavoro, come obiettivo principale per ogni azienda e soprattutto per chi adotta modalità Smart Working.
Massimo Roj di Progetto CMR ha sintetizzato il percorso di trasformazione e “smartizzazione” dell’ufficio negli ultimi anni.
Smart Working Award 2017
Il convegno si è concluso con l’assegnazione degli “Smart Working Award” alle aziende che si sono distinte per capacità di innovare le modalità di lavoro nell’ottica del Lavoro Agile e con il racconto dei diversi progetti.
Dal 2012 questo riconoscimento “Ha l’obiettivo di sostenere la cultura dell’innovazione nello Smart Working, generando un meccanismo virtuoso di condivisione delle esperienze di eccellenza e dando visibilità alle iniziative di maggior successo”, come spiega Fiorella Crespi.
Hanno meritato lo Smart Working Award 2017:
AXA Italia per il progetto “Smart working, smart life”, presentato da Pascal Bérnard.
CNH Industrial per “Lavoro da Casa”, presentato da Riccardo Iessi.
Costa Crociere per “Sm@rt Working Costa – Moving Forward!”, presentato da Paolo Tolle.
Generali Italia per “New Ways Of Working”, presentato da Simone Viola.
Hilti per “Smart Working@Hilti”, presentato da Maria Vittoria Loi e Sandra Polito.
Una menzione speciale è stata assegnata a Benetton per il progetto “Stretch your Time”.