Il fascino di Palazzo Rosselmini a Pisa ha sedotto la società di consulenza Telematica Italia che lo ha scelto come sua sede, un luogo incantevole immerso in rigogliosi giardini all’italiana.
Ma sono proprio alcuni tra gli elementi che lo rendono incantevole – le alte volte affrescate e la distribuzione spaziale tipica di una residenza settecentesca– a generare problematiche dal punto di vista acustico e dei percorsi.
La brillante soluzione adottata ha puntato sulla pavimentazione per risolvere l’acustica, sulla biofilia per creare un continuum con la natura circostante e sul colore degli arredi per identificare gli ambienti.
I concept sono stati sviluppati da un team di professionisti – l’arch Serena Porciani di Studio Concept Interior Design con Inside Contract e la concept designer Flavia Aprilini- che si è avvalso di fornitori di eccellenza come Interface e Herman Miller.
Probabilmente una location fiabesca come Palazzo Rosselmini è il sogno di ogni progettista, lo dimostra l’entusiasmo con cui Carlo Ciulli di Studio Concept Interior Design racconta l’iter di questa realizzazione:
“La logica compositiva degli spazi interni è quella di una residenza nobiliare sette-ottocentesca caratterizzata da una complessa concatenazione di stanze a volta e affrescate, collegate da infilate di porte. Il palazzo è circondato da giardini in stile medievale con alberi e piante floreali che riempiono la vista delle finestre.”
Tuttavia emergono anche le problematiche, prima di tutto l’acustica che sembrava irrisolvibile.
Il primo intervento necessario ha puntato a ridurre drasticamente il riverbero nelle stanze con i soffitti a volta, senza però coprire medaglioni, affresco e decori sulle pareti e i soffitti.
Ma il salto creativo si vede soprattutto nell’idea di proporre un pavimento tessile che coniughi due emozioni: una acustica e una visiva e che, grazie all’approccio del design biofilico, riesca a dare la sensazione di tracciare un percorso dal giardino sottostante fino all’interno dell’appartamento.
Continua Carlo Ciulli “Il corridoio principale, che permette a chi entra dall’ingresso di traguardare fino all’ultima finestra dell’appartamento in modo quasi infinito, ha permesso di creare il percorso con i richiami alla natura e grazie al supporto della Concept Designer di Interface Flavia Aprilini, siamo riusciti ad ottenere ciò che volevamo e che anche il cliente ha apprezzato moltissimo.
Grazie alle serie modulari Human Connection e Human Nature di Interface ispirate alla biofilia, siamo riusciti nell’obiettivo di far camminare le persone su pavimentazioni che rappresentano la natura penetrata all’interno degli ambienti, con un notevole miglioramento acustico”.
L’altra sfida importante è stata quella di coniugare la sontuosa eleganza dell’architettura con la funzionalità degli arredi.
“La soluzione si è trovata nel colore –spiega ancora Carlo Ciulli- scegliendo precisi abbinamenti cromatici per ogni singola stanza, mantenendo però un leitmotiv stilistico e materico in tutto l’ambiente.
Insieme all’arch. Serena Porciani di Studio Concept abbiamo selezionato gli arredi di Herman Miller con colori adeguati ad ogni singola stanza, mentre altri arredi sono stati progettati da noi su misura e realizzati con l’ausilio del nostro contractor Inside Contract”.