
Abituati da sempre allo smart working, i dipendenti e collaboratori di CBRE non hanno avuto particolari ad affrontare le difficoltà imposte dai provvedimenti ministeriali dovuti al corona virus, anzi affrontano questo momento difficile come opportunità.
Questa emergenza offre la possibilità di fare tesoro di errori commessi e soprattutto di raccogliere dati e fenomeni attuali che saranno utili per nuovi approcci al progetto del workplace.
Alberto Cominelli, Head of Project Management Italy CBRE, sintetizza e sviluppa in questa video intervista, le sue riflessioni, pubblicate anche nell’articolo “Gli effetti del Coronavirus su aziende e spazi di lavoro”.
Innanzi tutto si conferma il valore del workplace come centro fisico e spaziale dove le persone si incontrano e il marchio si identifica.L’esperienza corona virus però conferma e accelera i cambiamenti dettati dai nuovi Ways Of Working.
Tra i fenomeni attuali che avranno maggiore impatto sul progetto degli ambienti di lavoro Cominelli identifica:
Smart Working; incremento dell’Activity Based Office; riduzione del rapporto postazioni/addetti (mobility ratio) che non si tradurrà però in una riduzione dei mq/persona; e un’evoluzione della tecnologia con la diffusione di sistemi avanzati di videoconference con realtà aumentata, ologrammi, ecc.
Una riflessione accurata meritano anche i temi della concentrazione e del benessere.
Lavorare in modalità home working ci ha fatto riscoprire la necessità della concentrazione. Ma quando le attività riprenderanno in ufficio ci sarà bisogno di un maggiore equilibrio, di ambienti ambienti isolati anche tecnologicamente che permettano alle persone di entrare nel flow, nella concentrazione intensa.
Il Benessere dei dipendenti, negli ultimi anni focus della progettazione del workplace, diventerà ancora più importante:
Non solo per quanto riguarda la sicurezza e la salvaguardia della salute (qualità dell’aria, igiene, sanificazione, controllo degli impianti, ecc) andranno definiti nuovi parametri ambientali più severi di quelli imposti dalle normative e anche gli edifici dovranno essere realizzati secondo questo parametri per poter essere competitivi.
I cambiamenti imposti da questi fattori non riguarderanno solo la prima fase del rientro graduale post emergenza: quando le aziende, soprattutto le multinazionali impostano nuove linee guida tendono poi a mantenerle anche nel lungo periodo.