
La tecnologia è il core business di VMware, azienda multinazionale provider di servizi multi-cloud, e ovviamente gioca un ruolo fondamentale anche nei nuovi uffici recentemente inaugurati nel noto distretto di Porta Nuova a Milano.
Su richiesta dell’azienda, questa anima high-tech non prevale però nell’interior design progettato da AMA (AlberaMonti e Associati), realizzato nel rispetto dei criteri eco sostenibili, caratterizzato da un gioioso feeling domestico e sviluppato sul concetto di Neighborhoods, ovvero piccoli quartieri contigui dove svolgere diverse attività lavorative.
L’attenzione alla sostenibilità inizia già dalla scelta dell’edificio “I requisiti prioritari nella scelta del building che doveva ospitare la nostra sede – spiega Stephane Coutangt, Workplace Senior Manager SEMEA– prevedevano che si trovasse in una zona servita da mezzi pubblici e che fosse di nuova costruzione per essere più performante ed efficiente dal punto di vista energetico.
L’edificio in viale Melchiorre Gioia, recentemente ristrutturato e certificato Gold LEED, è risultato perfetto non solo per le sue caratteristiche green, ma anche per la particolare planimetria che ha permesso di applicare il nostro concetto di Neighborhoods nel layout e di separare i percorsi per i clienti e visitatori esterni rispetto a quelli del personale interno”.
La pandemia non ha modificato i Ways of Working di VMware, una vera Smart Company dove la totalità dei dipendenti ha da sempre la possibilità di lavorare in modo flessibile, scegliendo autonomamente luogo e orario. Il modello di ufficio ibrido era già presente, ma le trasformazioni imposte dal covid lo hanno fatto evolvere in qualcosa di ancora più flessibile e più articolato dal punto di vista del mix funzionale.
Anche questo workplace, proprio come gli strumenti che VMware fornisce ai suoi clienti, ha l’obiettivo di accelerare l’innovazione.
Nel mettere a fuoco l’approccio per un ufficio del futuro, VMware ha elaborato il Neighborhoods Design Concept, ovvero l’idea di unità di vicinato contigue, ciascuna delle quali è suddivisa in 5 Zone: Collaboration, Focus, Connect&Social, Relax&WellBeing e Learning.
In particolare è significativo notare come si sia modificato il rapporto tra aree destinate alla collaborazione (70% dello spazio) rispetto alle aree cosiddette Focus Work (30%).
“Abbiamo linee guida stringenti dal punto di vista della sostenibilità, degli standard tecnologici e del Design Concept, abbiamo tuttavia voluto lasciare la massima creatività ai progettisti e la possibilità di personalizzare l’interior design per ottenere un ‘WOW Factor’ che fosse stimolante e coinvolgente” dichiara Stephane Coutangt, che ha guidato la progettazione coadiuvato dal Project Manager Matthias Heinlein nell’applicazione delle linee guida.
Anche la scelta dei fornitori è definita a livello globale e mette al primo posto l’impegno in termini di sostenibilità, anche in questa sede troviamo infatti aziende green come Herman Miller e Interface che garantiscono anche standard elevati in termini di qualità del prodotto, di ergonomia e comfort acustico.
Oltre che per la massima attenzione alla performance tecnica degli spazi e al comfort ambientale (acustica, illuminazione, allestimento audio/video, ergonomia), AMA ha vinto la gara per l’interior design degli uffici di Milano grazie alla sua proposta ispirata al genius loci (enfatizzato dalle vetrofanie della pianta di milano sulle vetrate) che richiama le specificità del design milanese, nella sua accezione originale, libera e variopinta.
L’ufficio prevede come fulcro -tra l’area visitatori e quella riservata al personale- una reception, identificata dall’energetico colore giallo e da tre lampade a forma di nuvola che rimandano al business dell’azienda.
Il open space sono previste circa 50 postazioni sit stand (in desk sharing, prenotabili) con 120 lockers personali per uno staff di 100 “office based” con proiezione di crescita a 140 entro il 2026.
Sono prenotatili anche 3 uffici chiusi con pareti vetrate (Universal Selecta) e 6 sale riunione con dimensioni e attrezzature diverse (equipaggiate per video conferenze), mentre possono essere occupate liberamente le 20 postazioni nell’area collaborativa e le 20 in area focus work, i 3 phone booth (Framery) e gli spazi informali -con divani, tavoli alti, touch down e poltrone cocoon- della caffetteria e kitchenette.
Dovunque sono presenti grandi monitor alle pareti, connessi tra loro, che – se necessario- permettono di condividere le informazioni in tutte le aree.
L’atmosfera è elegante e accogliente allo stesso tempo. Spiega l’arch. Mirjana Rikalo di AMA “Per quanto riguarda la selezione dei materiali e la ricerca cromatica, siamo partiti dall’obiettivo di creare ambienti vibranti e dinamici nei quali i colori identificano e supportano le attività svolte.
I colori complementari verde e petrolio, selezionati dalla palette corporate VMWare, sono stati scelti come base in tutto il layout. L’obiettivo era di creare una sintonia cromatica degli ambienti diversa a seconda delle funzioni.
Per le aree di lavoro di concentrazione si è aspirato ad un equilibrio sobrio utilizzando colori pastello.
Il verde è stato declinato nei motivi vegetali nella trama della pavimentazione tessile (pattern Moss e Stone della collezione Human Connections di Interface), nelle piante posizionate nei vasi sopra i locker, nel colore delle nicchie con alcova per la socializzazione.
Il colore petrolio è stato utilizzato per accenti come i paralumi delle lampade, i pannelli fonoassorbenti, le scocche dei phone booth.
Con l’introduzione dei colori complementari di forte intensità, come il fucsia degli ambienti aperti alle attività di socializzazione come le collaboration area, si è creata un’atmosfera gioiosa e interattiva.
La kitchenette è connotata dall’introduzione del rosso per gli accenti posti sulle lampade e gli sgabelli dell’isola centrale.
Le sale riunioni, tutte diverse come dimensione e configurazione, sono state fortemente personalizzate con diversi vivaci colori nella pavimentazione tessile che evoca la tecnica in pietra opus incertum (diversi colori di Stone Course Interface)e contribuisce notevolmente al comfort acustico.
In tutti gli ambienti la presenza del legno e la temperatura calda dell’illuminazione ha contribuito a creare un effetto homely”.
Il successo del risultato ottenuto è confermato dai commenti entusiasti – anche da altri Paesi- e soprattutto dal fatto che -fin dal primo giorno- le persone si sono sentite assolutamente a proprio agio e con estrema naturalezza si sono mosse e hanno abitato le diverse aree dei nuovi uffici.
Foto di Anna Minaeva