
Il libro di interviste “Dal Workplace alla Worksphere” (Franco Angeli) curato da Il Prisma, con il supporto di HRC, ha generato un significativo “Vocabolario dell’ufficio del futuro”che sintetizza le 15 parole d’ordine del next office post Covid con rimandi alle interviste rilasciate dai direttori HR di 13 tra le più importanti aziende (The Adecco Group Italy, Unilever, Enel Group, Bosch, Sorgenia, Aon Italia, Mazars, Pirelli, Euler Hermes, Mars, GE Healthcare, Coca-Cola HBC Italia, Sanofi) che sono raccolte nel libro.
Puoi scaricare il libro in versione e-book qui.
#1 Capillarità
Diffusione capillare di tecnologie e competenze digitali più innovative, abilitanti un nuovo modo lavorare, basato non solo sulla virtualizzazione dei processi di lavoro, dove possibile, ma soprattutto su nuove forme di collaborazione e di co-creazione – sincrona e asincrona – all’interno dei gruppi di lavoro.
Dall’intervista con Donatella de Vita, Head of Learning and Welfare e Idano Di Ciocco, Head of Talent and Organization, Pirelli
#2 Co-Creazione
L’ufficio diventerà lo spazio dedicato alla co-creazione, cambierà il mindset: ci andremo per fare co- creazione, progettazione, celebrazione, lavoro di team, mentre il lavoro individuale lo faremo da casa.
Dall’intervista con Cristiana Milanesi, P&O Director Mars South Europe and Global Sales Business Partner, Mars
#3 Formazione Continua
Con l’ingresso nel nuovo millennio, il continuous learning torna a ricoprire un ruolo focalizzato sul pensiero organizzativo, come abilitatore di adattabilità e occupabilità, ossia di una maggior realizzazione in ambito lavorativo.
Dal capitolo 5 “The greatest adventure. You. L’esperienza al Phyd Hub di via Tortona, Milano”
#4 Galateo dello Smart Working
Un galateo a supporto del benessere dei dipendenti perché possano organizzare i propri tempi per evitare il burnout.
Dall’intervista con Emiliano Maria Cappuccitti, Direttore HR, Coca-Cola HBC Italia
#5 Hub Quarter
L’ufficio del futuro come “hub quarter”, un insieme di luoghi in cui si avrà la libertà di scegliere quando andare, dove ci saranno delle “agorà relazionali” a supporto dei rapporti tra colleghi, dove si presenteranno e condivideranno i progetti e verrà data assistenza per la risoluzione dei problemi.
Dall’intervista con Guido Stratta, Direttore People & Organisation, Gruppo Enel
#6 Lavoro Ibrido
La sfida per il futuro sarà trovare una modalità che consenta di collaborare in maniera asincrona, su progetti condivisi, garantendo piena armonia tra chi lavora in presenza e chi da remoto.
Dall’intervista con Alberto Bigi, Chief Innovation & Development Officer, Sorgenia
#7 Libertà di Orario
Sarà necessario rendere flessibile l’orario in cui produrre: deve diventare 24/7, ma nel rispetto della salute e delle scelte di vita. Servono forme organizzative in cui si riconosce l’attività individuale libera e in cui la persona possa scegliere di lavorare quando vuole.
Dall’intervista con Giancarlo Baglioni, Chief Operating Officer, Aon
#8 Luogo di relazione e socialità
In ufficio si andrà per stare insieme agli altri e lavorare con i colleghi.
Dall’intervista con Laura Bruno, HR Head, Sanofi Italia
#9 Meno scrivanie
Più spazio alle aree di socializzazione, per il lavoro in team, la collaborazione.
Dall’intervista con Giancarlo Baglioni, Chief Operating Officer, Aon
#10 Modello Orizzontale
Il nuovo modello di lavoro comporterà una sempre maggiore orizzontalità, intesa come una nuova dimensione relazionale tra leader, dipendenti e collaboratori, indipendentemente dalla piramide gerarchica. Un modello sempre più fluido che influirà in modo significativo anche sull’evoluzione degli spazi fisici.
Dall’intervista con Alessandro Panza, HR Director South Europe, GE Healthcare
#11 Phygital
Il confine tra fisico e digitale è sempre più blando, con il digitale ormai saldamente “innestato” nella fisicità degli oggetti (AI e AR ne sono gli esempi più diffusi). Questo porta ad una interazione nel workplace sempre più “ibrida” tra collaboratori in presenza e in remoto.
La nuova workplace experience abbraccia queste innovazioni e progetta affinché l’ibridazione avvenga con naturalezza.
Dal capitolo 3 “Ufficio come leva di engagement ed employer branding”
#12 Senso di Appartenenza
La presenza in ufficio sarà fondamentale perché favorisce il collegamento con la cultura aziendale e il contatto fisico fra le persone. Condividere uno spazio comune rafforza il senso di identità. È importante anche sviluppare la socialità fra persone, che si raggiungere con l’incontro e la collaborazione in presenza.
Dall’intervista con Marco Antonelli, HR Director, MMEA Region, Euler Hermes, Allianz Group
#13 Work from Anywhere
Non smart working al 100%, ma capacità di trovare formule ad hoc.
Dall’intervista con Roberto Zecchino, Vice President HR and Organization, Bosch South Europe
#14 Work Life Balance
Sul piano delle Risorse Umane sarà fondamentale garantire il concetto di work-life balance per prevenire il rischio di burnout anche attraverso un equilibrio tra lavoro in remoto e in ufficio. L’elemento che è mancato in questi mesi è il cosiddetto human touch e si è dimostrato che il contesto lavorativo permette la costruzione di un importante capitale relazionale e sociale.
Dall’intervista con Monica Magri, Group HR and Organization Director, The Adecco Group Italy
#15 Worksumer
Le aziende dovranno invogliare le persone a recarsi negli spazi ufficio e concepire i lavoratori come “worksumer”, dando loro le giuste motivazioni per venire in azienda.
Dall’intervista con Alberto Ascoli, Chief People Officer, Mazars
Testo a cura de Il Prisma