
L’indagine “I nuovi luoghi di lavoro” svolta da Nomisma è stata presentata durante l’evento organizzato da Europa Risorse SGR insieme al case study “Welcome, feeling at work”, il workplace biofilico in costruzione a Milano, già illustrato su WOW in un precedente articolo, che concretizza le indicazioni confermate anche dall’indagine svolta.
L’affascinante intervento di Kengo Kuma ha offerto una panoramica sul suo approccio biofilico all’architettura, mentre lo scienziato e botanico Stefano Mancuso, riconosciuto tra i world changer per il suo approccio innovativo, ha spiegato il sistema di purificazione Fabbrica dell’Aria di sua invenzione che, che dopo l’applicazione sperimentale presso Lombardini 22 di cui abbiamo già parlato, sarà utilizzata per la prima volta su larga scala proprio negli edifici di Welcome.
Scarica qui l’indagine Nomisma completa.
L’identikit dell’ufficio ideale che emerge dall’indagine di Nomisma coincide esattamente con le caratteristiche di “Welcome, feeling at work” il complesso per uffici multitenant biofilico sviluppato da Europa Risorse SGR “Nato dalla volontà di fare l’ufficio più verde e sostenibile di Milano, vicino al grande polmone del Parco Lambro – come afferma Antonio Napoleone, Presidente di Europa Risorse SGR, che continua – Ci siamo resi conto di quanto sia invece importante pensare soprattutto alle “persone” che ci lavoreranno e al loro benessere psico-fisico. Applicando questo pensiero abbiamo creato un ambiente di lavoro più sano, luminoso, dinamico, sociale e immerso nella natura, che è poi il contesto che più fa sentire le persone a proprio agio. Nell’ambiente “biofilico” le persone sono più contente di venire in ufficio, si ammalano meno e sono più creative e produttive e, alla fine, questo si trasforma in un significativo risparmio sui costi di produzione per l’azienda: un “win-win-win” tra persone, aziende e pianeta!”.
La sensibilità e il genio di Kengo Kuma danno la certezza che questo office building in fase di costruzione sarà davvero in grado di rispondere ai desiderata che emergono dalla ricerca.
“Sino ad oggi, la direzione intrapresa dall’architettura è stata quella di rescindere il rapporto tra uomo e natura. In futuro, il ruolo delle costruzioni sarà quello di connettere i due mondi, esattamente come avviene in Welcome Milano, dove l’architettura propone modi di lavorare e stili di vita nuovi”, sostiene Kengo Kuma.
“L’architettura biofilica del progetto Welcome è progettata con elementi organici e spazi che sono il più vicino possibile ad un ambiente naturale, nell’ottica di favorire una vita lavorativa urbana creativa e lungimirante”, dichiara Yuki Ikeguchi, partner di Kengo Kuma and Associates, designer di Welcome.
Le indicazioni principali che emergono dalla ricerca di Nomisma.
L’indagine condotta da Nomisma vede la sostenibilità ambientale rivestire un ruolo sempre più rilevante per imprese e lavoratori, una responsabilità collettiva che spinge le persone ad adottare scelte di vita sempre più ecosostenibili.
A guidare le azioni della collettività vi sono in primo luogo l’amore per la natura (89%), seguìto dalla responsabilità verso le generazioni future (88%), dal senso del dovere etico e morale (85%), dalla ricerca di una condizione di vita che favorisca il benessere (82%) e infine l’amore per gli esseri animali e il loro habitat (81%).
Ne consegue l’idea di un commitment diffuso nell’adottare azioni concrete a sostegno della sostenibilità.
L’88% degli intervistati considera molto importante attivare azioni che limitino il consumo di plastica e l’83% ritiene che, per contrastare i cambiamenti climatici, ciascuno debba modificare il proprio stile di vita.
La ricerca indaga anche benefici e svantaggi dello smart working e come questa modalità di lavoro sta evolvendo.
La progettazione di abitazioni e ambienti ufficio del futuro biofilici è considerata un elemento fondamentale per la quasi totalità dei lavoratori (95%). I lavoratori desiderano infatti un workplace capace di sostenere il proprio benessere psico-fisico (87%), di aumentare l’ossigeno e purificare l’aria (86%), di favorire la produttività dei dipendenti grazie ad un ambiente confortevole (85%), contribuire al miglioramento della reputation aziendale (76%) di favorire la presenza in ufficio grazie alla luminosità degli ambienti connessi con la natura (74%).
Gli uffici attuali rispondono a queste aspettative?
Soltanto il 37% dei lavoratori si sente ispirato entrando in ufficio e solo il 17% prova felicità, mentre il 30% prova ansia e il 38% noia.
I fattori che hanno determinato uno stato d’animo negativo al lavoro sono dipesi dalla ricerca di maggiori soddisfazioni economiche (45%), da una diminuzione della concentrazione dovuta ad ambienti poco favorevoli per lavorare (24% che sale al 41% per coloro che si recano in ufficio con uno stato di ansia), dalla ricerca di incarichi più mirati e soddisfacenti (26%) e dalla ricerca di nuove opportunità di carriera (24%).
I fattori in grado di determinare gli aspetti positivi del lavoro sono invece la flessibilità lavorativa (25%, che sale al 32% per coloro che si recano in ufficio provando sensazioni di felicità), il work-life balance (24%), coerenza nell’etica e nei valori aziendali (12%), e una completa attenzione al benessere della persona (8%).
Cosa desiderano i lavoratori? E le aziende?
L’87% degli intervistati ritiene che tra le responsabilità delle istituzioni e dei datori di lavoro vi sia quella di garantire il benessere psico-fisico della persona nell’ambiente di vita quotidiano e in quello lavorativo.
I lavoratori ritengono quindi che la scelta della sede aziendale ideale debba essere guidata sia da criteri logistici, architettonici, di interior design (legati alla struttura dell’edificio e all’organizzazione della luce, del verde e degli spazi, nonché alla collocazione all’interno della città) sia da aspetti soft che impattano sulla crescita professionale della persona e sull’organizzazione del suo lavoro in azienda.
Ai dati della ricerca di Nomisma si affiancano anche quelli focalizzati sul risparmio reso possibile dall’ufficio biofilico Welcome.
Quasi 2 milioni e mezzo di euro all’anno risparmiati su 10 mila mq per un inquilino che ne occuperà gli ambienti per 10 anni (fonte Stok, The Financial Case for High-Performance Buildings, 2018).
Oltre a 14 euro al mq all’anno di risparmio in termini di consumo di energia elettrica: su un affitto base di 350 euro al mq/anno, il risparmio sarebbe di 35 euro mq/anno.