Quanto è importante la biofilia negli ambienti di lavoro estremi? Lo abbiamo chiesto all’arch Piera Scuri (co-founder insieme a Douglas Skene di Spazio, ricercatrice e membro di WOD) che, dopo avere trattato nel precedente articolo l’approccio al progetto dei Command Center, ora affronta su WOW il tema della necessità del design biofilico, soprattutto in questi workplace ad alta tecnologia e illustra alcuni emblematici progetti dove la Biofilia e la Fitofilia hanno un ruolo fondamentale.
Le immagini mostrano Central Control Building progettati da Spazio, costruiti o in costruzione in Europa, in Medio Oriente e in India.
Quando ho iniziato la mia professione di progettista, quasi trent’anni fa, parlare di erba, di verde, di piante, in riferimento al progetto di un Control Building o della Control Room di un impianto industriale, era semplicemente impossibile.
Essere riusciti non solo a ‘seminare’ il verde nei nostri progetti (un centinaio circa) ma anche ad ottenere un riconoscimento ufficiale da parte di un ente certificatore nel campo dell’architettura sostenibile come il Gold LEED Certificate (per i Control Buildings di Tupras realizzati in Turchia e di Reliance in India) attesta quanto sia stato importante per noi portare la natura all’interno di ambienti di lavoro costituiti essenzialmente da macchine e non adatti alle esigenze degli essere umani.
I Control Building e le Control Room sono ambienti di lavoro complessi, altamente tecnologici che richiedono grande capacita’ di attenzione, riflessi pronti e una continua interazione con la tecnologia. Essere riusciti a rendere tali ambienti di lavoro più sostenibili ha costituito un traguardo faticoso, perseguito con tenacia e ufficialmente riconosciuto.
Questi progetti illustrano l’introduzione di giardini verticali e pareti vegetali sia all’interno dei Control Building (in lobbies, uffici, sale riunioni, corridoi) che in facciata e in copertura. Parallelamente sono state aperti lucernari e finestre per illuminare con luce naturale le piante e gli esseri umani.
Allo stesso tempo abbiamo sostituito le finiture in materiali plastici con materiali naturali come legno (opportunamente trattato per la resistenza al fuoco), le pietre naturali (pietra piasentina fiammata e spazzolata o lucida o bocciardata), cosi’ come il vetro che dona trasparenza alle pareti e permette la visione della profondita’. E ancora i colori, i sistemi di luce dinamica e biologica.
I nostri progetti sono stati elaborati in risposta a una richiesta silenziosa ma insistente da parte degli utilizzatori finali di questi ambienti di lavoro – essenzialmente costituiti da apparecchiature elettriche ed elettroniche – di reintrodurre elementi naturali in rispetto alle esigenze biologiche.
Takreer Control Building
La volonta’ di trasformare il Control Building in un edificio piu’ naturale è visualizzata dal rendering del Takreer Central Control Building (costruito nel deserto degli Emirati Arabi) con la facciata completamente ricoperta dalla vegetazione.
Nel rendering della sezione si vedono i vertical garden installati lungo tutti i corridoi del primo piano, intorno alla grande Control Room posta nel centro dell’edificio. Di fatto sono stati realizzati 625 mq di giardini verticali.
Sopra le pareti vegetali della lobby a doppia altezza e lungo i corridoi del primo piano sono stati installati grandi lucernari (resistenti allo scoppio) che illuminano le piante anche con luce naturale. Dall’interno della Central Control Room gli operatori possono vedere le pareti rivestite di verde e la luce naturale, non diretta, che entra dalle ampie vetrate. Grazie a questo espediente l’impianto d’irrigazione non entra in contatto con i mille cavi elettrici e dati che collegano i computers all’impianto.
Realiance Control Building
Veri e propri giardini verticali sulle facciate esterne di Control Buildings siamo riusciti a realizzarli tre anni dopo per Reliance Refinery a Jamnagar in India.
Qui sono state realizzate pareti vegetali anche in numerosi ambienti interni quali meeting room, uffici, lobby. In alternativa sono state installate gigantografie retroilluminate di piante su alcune pareti.
Command Center negli Emirati Arabi
In questo Command Center, attualmente in fase di concept design, il verde riveste completamente la lobby del piano terra e del primo piano.
Grazie alle ampie vetrate l’atrio verde e’ visibile da molti punti di vista e dall’interno di diversi ambienti.
Questo giardino interno e’ stato situato nello snodo principale dell’edificio affinché sia percorso sia dai dipendenti che dai visitatori che accederanno al Command Center.
OPZ Control Building
Anche in un piccolo Control Building realizzato in Ukraina il verde è presente in copertura e nel corridoio di accesso alla Control Room e agli uffici.
I rendering illustrano bene la filosofia progettuale di ‘umanizzazione’ applicata ad ambienti di lavoro estremi: introduzione del verde e della luce naturale, materiali naturali, rottura del parallelepipedo in cemento armato (forma cara agli ingegneri) e inserimento di pareti e forme curve, molteplici punti di vista.
Tra le variati proposte, quella scelta dal cliente e realizzata ha le facciate esterne rivestite in doghe di acciaio inox; all’ingresso un grande lucernario consente alla luce naturale di illuminare la parete verde e la sala controllo dal corridoio interno.
Un tetto verde e’ stato previsto in copertura di fianco alla caffetteria. La Control Room ha finestre pavimento/soffito schermate dalle doghe in acciaio inox del rivestimento esterno. Uno skybridge collega il Control Building a un edificio esistente.
Testo di Piera Scuri.
Foto di Piera Scuri e Douglas Skene (Foto di cantiere perchè non viene permesso di fotografare gli edifici finiti).
Rendering Daniele Barbadoro