Creare un’esperienza sensoriale capace di unire architettura e arte mantenendo l’eleganza e il rigore delle forme: la Casa della Consulenza Mediolanum, frutto della ristrutturazione di Palazzo Biandrà a Milano da parte dello Studio Isacco Brioschi, è un luogo dove la cura e il carattere minimale di colori, forme e luci disegnano uno spazio pregevole, ma allo stesso tempo in grado di creare un rapporto interno-esterno e professionista-cliente più fluido, rilassato e proficuo.
Come trasformare l’interior design in un’occasione di esperienza interiore in grado allo stesso tempo di attrarre e far sentire bene clienti e professionisti?
Nella ristrutturazione degli interni inaugurati lo scorso 14 giugno del Palazzo Biandrà in piazza Cordusio a Milano, lo Studio Isacco Brioschi ha mescolato architettura, design, arte e biofilia, creando un ambiente elegante capace di promuove un incessante scambio di incontri attraverso spazi modulabili, trasparenti, puliti e green.
La centralità della “persona” nella progettazione di Brioschi si unisce qui perfettamente con la volontà di esprimere i valori di una banca “costruita intorno al cliente”, slogan e core business Mediolanum.
Lo spazio interno, 3.000 mq di superficie su 5 piani, è introdotto sulla parete esterna da vere e proprie quinte, vetrine dove sono esposte opere di artisti contemporanei come le sculture di Helidon Xhixha, i dipinti di Alberto Biasi, o l’installazione nel corner Lavazza di Raikhan Musrepova.
L’interno si apre, fin dalla lounge a piano terra, con linee pulite e una progettazione minimale che mantiene un carattere elegante, dentro cui l’architetto gioca con materiali innovativi e tradizionali, come il legno, curati arredi Made in Italy e specchi e illusioni ottiche che allargano o accentuano alcune prospettive. Da qui, per esempio, la scelta delle luci Coelux e del led wall di 18 metri a parete e a soffitto che, con le sue immagini di altri luoghi del mondo, simboleggia l’apertura verso l’esterno.
Alifor ha realizzato gli arredi su misura, mentre Estel ha fornito le scrivanie ed Herman Miller le sedute, mentre le vetrate sono di Universal Selecta.
Oltre ai piani superiori, dedicati agli spazi operativi, sintesi dei concetti principali del progetto è l’interior design del primo piano, pensato come un contenitore di esperienze, dove pareti mobili e tende di vetro specchianti creano spazi flessibili in grado di ospitare eventi di formazione, cene, vernissage o meeting, circondati da una cortina di verde che incornicia lo sguardo, e che insieme alle pareti vegetali creano piccole oasi di relax mentale, definendo un ambiente in grado di favorire quel benessere necessario per un incontro proficuo.
Testo di Gabriele Masi.