
Uno spazio complesso che condensa brand strategy, comunicazione, intelligenza artificiale e machine learning, customer experience, Internet of Things e Industria 4.0. L’hub milanese EY Wavespace disegnato da DEGW fa parte di una rete di centri di innovazione in tutto il mondo, aperti alla cittadinanza, e specializzati nell’unire tecnologie e user experience creando una piattaforma dove diverse esperienze possono unirsi in modo produttivo e organico.
“Un progetto innovativo, uno spazio immersivo che unisce architettura, tecnologia ed experience in modo organico ed efficace”. Così Alessandro Adamo, Director DEGW ha presentato EY Wavespace il centro di innovazione milanese di EY aperto anche alla cittadinanza per lavorare in sinergia con aziende partner, università e nuove start-up.
Lo spazio di circa 700 mq inserito nel complesso della sede EY in Via Meravigli a Milano, anch’essa firmata DEGW, ha richiesto un progettazione adatta ad offrire un supporto ideale alle attività di comunicazione, vendita e di consulenza dell’azienda, coniugando comfort e informalità, flessibilità e interazione, condivisione e creatività.
Lo spazio è pervaso dal progetto di Physical Branding curato da FUD, brand del gruppo Lombardini22, giocato su inserti tono su tono, su materiali e contenuti allusivi al tema dell’armonia tecnologica, come frasi e citazioni di grandi innovatori della storia.
EY Wavespace è composto di due unità, affiancate e indipendenti: l’area Innovation Center e l’area Coworking, entrambe accessibili sia dall’esterno che dall’interno della struttura.
L’innovation Center è uno spazio dedicato all’esperienza tecnologica dall’area Welcome al piano terra, dove due schermi touch permettono la registrazione dei dati dei partecipanti e di fornire le informazioni di base per gli eventi che avvengono all’interno dell’ambiente, all’area Showcase, per gruppi fino a 20 persone e provvista di monitor multitouch e tavolo touch interattivo e alla Flexible Area, capace di ospitare fino a 50 professionisti per presentazione e conferenze o sessioni di hackathon o coworking.
Un altro spazio caratterizzato da un’alta flessibilità si affianca a questi con un’ampia quinta tecnologica con un grande schermo centrale davanti a cui le sedute sono state disegnate come 28 pouf rimovibile riposizionabili.
A livello interrato, invece, si accede al Theater, pensato per le presentazioni fontali e l’Oficina Lab, un ambiente pensato per la sperimentazione e la creazione collaborativa, dotato di PC e device IoT di diverso tipo.
La seconda unità è, invece, il Coworking Workplace, caratterizzato da un comfort e basato su parole chiave come “lavoro”, “incontro” e “condivisione”. Basato su un open space principale, anch’esso reso flessibile da divider mobili, whiteboard e superfici scrivibili, presenta due aree particolari: la Yellow Submarine, con due panche laterali che si fronteggiano davanti ad uno schermo attrezzato di videoconferenza per le presentazioni e lavori in team più raccolti; e il Belvedere, un’area informale con colori vivaci, dotata di una piccola cucina.
“Sfide importanti come quelle che ogni giorno le imprese affrontano per innovarsi e rafforzare la propria competitività non si affrontano da soli”, concludeDonato Iacovone, CEO EY Italia. “Per questo offriamo ad aziende, imprenditori e incubatori, ma anche ai giovani talenti e quindi a scuole e università, l’opportunità di lavorare insieme e sperimentare nel nostro spazio”.
Testo di Gabriele Masi.