
Negli ultimi due anni, il ruolo dell’ufficio è rapidamente cambiato, accelerando processi di trasformazione che già erano in atto. Tutti ci siamo chiesti come si possa rendere l’ufficio un luogo deputato alla collaborazione e alla condivisione.
L’headquarter di Metro a San Donato, è stato progettato da DEGW durante la pandemia e completato da qualche mese, “nel pieno di una fase di cambiamento storico per quanto riguarda i parametri della progettazione del workplace” come spiega Alessandro Adamo, Direttore DEGW e Partner Lombardini22.
Per questo motivo rappresenta da un lato una sfida, poiché ha accolto istanze in progress, dall’altro una possibile valida risposta perchè si focalizza e trova soluzioni che danno vita a uno spazio concepito per il benessere psicofisico e per la qualità del lavoro e delle interazioni.
Il progetto di DEGW per l’HQ di Metro, marchio con oltre 4000 dipendenti, presente in Italia dal 1972, è partito dai limiti strutturali dell’edificio. Lo spazio di circa 4000 mq era in precedenza organizzato con due ambienti ufficio di piccole dimensioni e con una porzione del grande magazzino aperto al pubblico.
Le condizioni non erano tra le più favorevoli: l’edificio a piastra su un unico piano con poche finestre e luce scarsa. Il primo intervento è stato quindi portare all’interno luce naturale aprendo 16 finestre verso il fiume Lambro e 35 nuovi lucernari oltre ai 24 esistenti. Le nuove finestre diventano addirittura elementi distintivi grazie all’imbotte metallico giallo corporate che le evidenzia.
L’interior design prevede abbondante luce e aria naturale e connessione, un open space con postazioni non assegnate che può accogliere 400 persone, con un rapporto presenza/remoto del 50%. Un sistema di prenotazione dedicato permette di selezionare i desk e le sale riunioni in modo flessibile e rispondendo alle esigenze dei diversi dipartimenti della società.
Anche il layout delle diverse aree è pensato per mutare in funzione degli obiettivi di lavoro.
Il workplace è facilmente riconfigurabile e scalabile per accogliere cambiamenti e aggiunte e adattarsi alla crescente densità futura; è organizzato in modo flessibile con un ricco menu di aree di supporto, con spazi formali e informali per favorire il comfort, il dinamismo e la creatività a seconda delle esigenze; per esempio ci sono postazioni touch-down, one-to-one, sale riunioni di tre diverse dimensioni (da 4 a 12 persone) oltre all’area break con terrazza vetrata verso sud.
L’area pensata per l’accoglienza di ospiti e dipendenti è particolarmente rappresentativa dello spirito che identifica questo approccio al progetto: prevede un info point con integrazione di fioriere; un bar a servizio di dipendenti e ospiti; una gradinata in legno per incontri informali ed eventi; una delle area green unplugged -una delle tante disseminate nella superficie degli uffici- caratterizzate da arredi e luci per esterno, ombrelloni e moquette che evocano prati verdi; oltre a un ampio spazio polifunzionale utilizzabile come mensa.
Foto di Dario e Carlos Tettamanzi
Credits:
DEGW: progetto architettonico, progetto di interior, progetto impianti, space planning, direzione artistica, direzione lavori impianti, project management.
(Client leader DEGW: Alessandro Adamo Project leader DEGW: Giuseppe Pepe)
FUD: wayfinding
Lombardini22 Civil Engineering: Project management, cost controlling e direzione lavori sugli interventi impiantistici