Dopo aver spiegato nel precedente articolo quali sono i cinque macro trend percepiti nel mercato dell’arredo a livello mondiale (in estrema sintesi: riduzione delle emissioni, finanza sostenibile, supply chain sostenibile, soluzioni circolari, consumo sostenibile),
Elena Veneziani (Environment and Sustainability Division di UL) prosegue la sintesi di quanto emerso nell’ultimo summit annuale del settore arredo organizzato da UL per aiutarci a capire quali sono i generatori di questa spinta alla sostenibilità, i cosiddetti “driver”della sostenibilità.
Che cosa si intende per driver della sostenibilità?
I “driver” sono molteplici, per citarne alcuni in Europa, abbiamo, EU Circular Economy Action Plan, EU Green Action Plan, European Green Deal, Industrial Emissions Directive (IED) 2010/75/EU, the Volatile Organic Compounds (VOC), Directive and Waste Framework Directive, UN 2030 Agenda and Sustainable Development Goals (SDGs).
In breve, si tratta di una serie di nuove iniziative, programmi, direttive, ed obiettivi, supportati dall’Unione Europea con l’obiettivo di impegnare tutti, dalle aziende, alla società, per contribuire, in modo serio e organizzato al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità.
Sempre più spesso si sente parlare anche di ESG, che cosa significa?
ESG è l’acronimo di Environmental, Social and Governance. Le aziende sono chiamate a considerare scelte nelle sfere ambientale, sociale e di governance, che mirino a includere una serie di elementi di valutazione utilizzati nel settore finanziario per valutare la sostenibilità degli investimenti, in un’ottica di valutazione complessiva di un’azienda che vada al di là dei risultati finanziari.
E’ sempre più comune, quindi, che, per valutare un investimento, ovvero il profilo di rischio/rendimento dei portafogli, gli investitori prendano in considerazione anche le performance rispetto ai criteri ESG.
Il rating ESG (o rating di sostenibilità) esprime dunque un giudizio sintetico che certifica la solidità di un’azienda dal punto di vista dell’impegno in ambito ambientale, sociale e di governance. Gli studi hanno dimostrato che le aziende che operano in base ai criteri ESG hanno un miglior livello di rendimento e di riduzione del rischio.
Quali sono i principali parametri in ambito ambientale, sociale e di governance?
Fanno riferimento all’impatto ambientale parametri come le emissioni di anidride carbonica, l’efficienza nell’utilizzo delle risorse naturali (come l’acqua), l’attenzione al cambiamento climatico (climate change), alla crescita della popolazione, alla biodiversità e alla sicurezza alimentare.
Nell’ambito del sociale rientrano, invece, il rispetto dei diritti umani, le condizioni di lavoro, ad esempio l’impiego di lavoro minorile nella produzione, e l’attenzione alla diversity e inclusion nel trattamento delle persone, il controllo della catena di fornitura.
Nella sfera governance rientrano la presenza di consiglieri indipendenti, politiche di diversità (di genere, etnica, ecc.) nella composizione dei CdA, remunerazione del top management collegata a obiettivi di sostenibilità.
I rating ESG sono particolarmente importanti per la categoria degli investitori, specialmente asset owner e asset manager. Alle aziende che non riportano dati, o riportano dati scarsi gli investitori possono anche decidere di togliere gli investimenti.
Quali sono i criteri perchè le aziende possano capire come comportarsi?
Gli investitori, come BlackRock, Vanguard, citano spesso gli standard SASB (Sustainability Accounting Standards Board). SASB ha sviluppato 77 standard specifici di settore, tra cui anche uno standard dedicato al settore arredamento: “SASB Standards, Building Products & Furnishings”. Lo standard si può scaricare gratuitamente sul sito SASB.
Guardando nuovamente ai trend, possiamo capire che i rischi stessi derivanti dall’andare in direzione altra rispetto alla sostenibilità, sono essi stessi i key driver:
Rischi legati alla sostenibilità: il cambiamento climatico, la scarsità d’acqua e le cattive condizioni di lavoro presentano rischi che potrebbero avere un impatto significativo sulle operazioni, sui ricavi, sui costi e quindi sul supporto finanziario. La gestione dei rischi rappresenta quindi un’opportunità oggi per lo sviluppo di capacità a lungo termine e lo sviluppo di strategie adattive. Abbiamo visto, che gli investitori stanno sempre più correlando una migliore performance finanziaria con una migliore performance ESG.
Produttività guidata dalla sostenibilità: significative riduzioni dei costi possono derivare dal miglioramento dell’efficienza operativa attraverso una migliore gestione delle risorse naturali come l’acqua e l’energia, nonché la riduzione al minimo degli sprechi e dell’uso di materiali rinnovabili
Crescita avanzata per la sostenibilità: i vantaggi finanziari derivano da un maggiore vantaggio competitivo e innovazione che porta l’accesso a nuovi indicatori e un impatto positivo sulle vendite tra gli utenti finali interessati all’ambiente.
Ringraziamo UL per la collaborazione.