
Armonia, metodo e velocità: queste sono le parole chiave del change management nel workplace post-pandemico. Uno strumento interessante per facilitarne il percorso è Lego Serious Play (LSP), un metodo divenuto popolare negli ultimi anni per la sua capacità di favorire il confronto e l’accelerazione del cambiamento. Ne hanno parlato Luca Ornaghi, Co-Founder di Orbita Architettura, e Andrea Martino, Ceo di Martino & Partners, nel Webinar “Processi e spazi: un approccio strategico al cambiamento” organizzato da All Around Work.
L’importanza di rimettersi in discussione.
In un recente articolo abbiamo messo in luce come nei momenti di crisi le cose cessano di essere dei dati di fatto, ma ridiventano “riunioni”, possibilità di trovare socialmente un altro significato ad esse.
Nel workplace post-pandemico è fondamentale tenere in considerazione alcuni aspetti:
1. L’elemento emotivo. Una strategia è analizzare la struttura profonda dei rapporti aziendali, utilizzando questionari in grado di rilevare le reti informali, cioè quelle relazioni personali che le persone hanno sviluppato a prescindere dall’organigramma aziendale. Sono equilibri buoni che possono generare valore e aiutare a gestire l’impatto emotivo.
2. La necessità di sviluppare una capacità non solo di resilienza, ma soprattutto di reazione: essere competitivi nonostante tutto. La situazione attuale va gestita, ma senza una progettualità rischia di rovinare il vantaggio competitivo acquisito in passato.
3. Il tempo che tutti abbiamo avuto per pensare a quali siano i nostri obiettivi personali e quale modello di work-life balance troviamo più adatto a noi. Ci sono persone che amano stare a casa, ma altre che hanno bisogno di stare in ufficio. Ognuno ha bisogno del suo livello di flessibilità altri meno: ognuno ha bisogno della sua comfort zone.
Perché dunque lo strumento del Lego Serious Play in questa fase?
Con il Lego riesco a rendere visibile il mio pensiero su temi che possono sembrare complessi e astratti, come che cos’è l’innovazione? O che processi posso mettere in atto?
Mettere in 3D il mio pensiero, assemblarlo davanti agli altri, mi permette non solo di renderlo più chiaro a me stesso e al gruppo, ma anche concreto, definito e quindi discutibile.
Diventano, così, visualizzabili punti connessione e divergenza, portando al centro l’analisi del bisogno della persona e dell’azienda e allo stesso tempo costruendo una soluzione per il futuro.
Un workshop LSP può durare fino a due giorni “ma si esce da lì con un’idea precisa di cosa e come farlo“, spiega Luca Ornaghi.
In definitiva il Lego Serious Play è un ottimo strumento per facilitare un processo bottom-up di cambiamento. E questo, oggi, è fondamentale. In fondo, le persone esprimono valore per l’azienda attraverso le loro competenze. Le competenze si manifestano attraverso comportamenti organizzativi. E i comportamenti organizzativi si esprimono negli spazi.
Se il messaggio è coerente e costruito insieme tutto funzionerà meglio.
Quali sono principi generali in cui inserire il LSP?
Pur non esistendo ricette uniche, ma sempre e solo specifiche per ciascun caso, esiste un’impalcatura comune che permette di accompagnare un’azienda a ridisegnare la propria identità.
La prima cosa da fare in assoluto è individuare gli gli obiettivi strategici che orienteranno il nostro processo. Per fare ciò bisogna avere vision: immaginare un modello stabile, evitando di ragionare solo su situazioni contingenti che in futuro possono risultare non adatte e coerenti con quello che si fa e con il sistema valoriale.
In secondo luogo, bisogna tenere sempre presente che le persone sono la vera chiave del successo dell’azienda. Andrea Martino chiama “Comfort zone” il fattore di successo principale per un contesto lavorativo: la capacità di fornire un ambiente dove tutte le persone, ognuna con la sua personalità, sono accompagnate nel vivere la loro attività lavorativa in una situazione di comfort che permette loro di sprigionare le loro potenzialità.
“Il discorso vero è quello di creare un sistema di comfort“, spiega Martino.
In terzo luogo, il ruolo della comunicazione diventa fondamentale: il cambiamento non deve essere imposto ma condiviso, comunicato e costruito insieme alle persone.
Questo conduce un quarto punto: la condivisione e l’interiorizzazione dei valori aziendali. Ciò permette all’azienda di essere veloce nel decidere, nell’attuare e costruire un modello operativo flessibile e scalabile, cioè che sia adattabile alla pressione delle diverse situazioni esogene.
Il Lego Serious Play permette di lavorare su tutti questi quattro punti, coinvolgendo l’aspetto emotivo di ogni persona e permettendole di esprimere chiaramente il proprio punto di vista.
In fondo permette di mettersi attorno a un tavolo a immaginare concretamente il futuro, trovando un nuovo significato alle cose. E mai come ai tempi di crisi il gioco diventa una cosa seria.
Testo di Gabriele Masi.
